Alberi abbattuti in viale Colombo, scoppia la protesta

Il Comune si difende: "Una scelta inevitabile"

I tronchi degli alberi abbattuti in viale Colombo

I tronchi degli alberi abbattuti in viale Colombo

Montecatini 24 febbraio 2018 - Il Comune taglia trenta alberi in viale Cristoforo Colombo in vista dell’inizio dei lavori per la realizzazione della nuova pista ciclopedonale – previsto lunedì – e in città scoppia la polemica. Numerose persone negli ultimi giorni hanno espresso forte disappunto sulle pagine dei social network, nel gruppo «Terme-Cittadini di buonsenso». Alcune di loro non hanno esitato ad andare di persona in municipio, cercando di esporre le proprie lamentele agli esponenti della giunta e al sindaco Giuseppe Bellandi.

La decisione dell’amministrazione ha dato il via a un vero e proprio caso destinato a far discutere a lungo. L’abbattimento degli alberi in generale ha suscitato indignazione tra molti cittadini, preoccupati per le conseguenze a livello ambientale e di arredo urbano. Ma Franco Pazzaglini, assessore ai lavori pubblici, spiega le motivazioni della scelta. «Lunedì prossimo – sottolinea – inizieranno i lavori per la realizzazione della pista ciclopedonale lungo via Colombo, come più volte annunciato e spiegato. Quindi in questi giorni gli operai dell’ufficio tecnico hanno provveduto a tagliare gli alberi sul lato interessato dai lavori, scelta che abbiamo cercato di scongiurare in tutti i modi. Ma era inevitabile, come argomentato nella risposta data da un agronomo per cercare di effettuare il trapianto delle piante in un altro luogo». 

Il tecnico interpellato non ha ritenuto fattibile una soluzione per salvare gli alberi di via Colombo. «Considerando l’età di oltre trent’anni – si legge nel documento – le piante di ginkgo biloba hanno raggiunto un modesto sviluppo in altezza, di circa 5-6 metri, e una circonferenza del tronco di 30-40 centimetri. Gli alberi presentano un tronco filato, a volte piegato, chioma rada, a tratti disforme o di piccole dimensioni, 80x80 centimetri. Tutto intorno è asfalto e molto probabilmente sotto il piano di campagna il terreno è scarso, anche di lato, dove saranno sistemati materiali inerti utilizzati per la costruzione del marciapiede e della strada confinante. Tutto ciò non ha permesso un regolare sviluppo radicale e un accrescimento della parte epigea. Considerando lo scarso vigore vegetativo di queste piante ormai adulte, la formazione di un apparato radicale ridotto e a conformazione irregolare (poco sviluppo nelle aree di asfalto, formazione di alcune radici più grosse negli anfratti disponibili, scarso sviluppo di capillari radicali a contatto con inerti) si consiglia di evitare il trapianto, ad alto rischio di attecchimento».