Allacciamenti illeciti all'acquedotto, tre alberghi rischiano accertamenti fiscali

Agenzia delle Entrate e Comune pronti a effettuare verifiche

Rischiano grosso i tre alberghi allacciati in modo irregolare all'acquedotto

Rischiano grosso i tre alberghi allacciati in modo irregolare all'acquedotto

Montecatini 21 ottobre 2016 - Rischiano di ricevere un accertamento fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate, i tre alberghi che Acque Toscane, gestore del servizio idrico in città, ha scoperto allacciati in modo abusivo, oltre all’utenza ufficiale, all’acquedotto di Montecatini. Nella vicenda sono rimasti coinvolti un hotel a 4 stelle e due strutture ricettive a 3 stelle. Come abbiamo spiegato ieri, soltanto una piccola parte dell’acqua utilizzata dagli alberghi passava dal contatore. Il resto aggirava la registrazione dei consumi grazie a un by-pass, realizzato senza dubbio da una persona dotata di buone capacità tecniche.

Acque Toscane ha depositato ieri mattina ai carabinieri la denuncia per furto di acqua, con l’aggravante dell’uso per pubblica utilità, nei confronti dei tre alberghi interessati. I guai per i titolari delle strutture ricettive, però, potrebbero proseguire ancora. I titolari degli hotel, infatti, rischiano di ricevere un accertamento fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate, al quale potrebbero aggiungersi alcune verifiche da parte del Comune sul versamento della tassa di soggiorno e il pagamento dei tributi dovuti all’amministrazione.

Ieri, Acque Toscane ha invitato tutti i soggetti che potrebbero aver fatto azioni del genere, o altre che violano il rapporto col gestore del servizio idrico, a farsi avanti in modo da poter risolvere la vicenda con minori problemi. Luca Manna, portavoce dell'azienda, spiega le modalità attraverso le quali la società ha portato alla luce la vicenda.

«Abbiamo fatto la denuncia – sottolinea – e siamo in attesa delle decisioni dell’autorità. Nell’ambito delle perdite che possono verificarsi lungo l’acquedotto cittadino, siamo soliti effettuare verifiche accurate. La gran parte dell’acqua consumata dai tre hotel transitava dal collegamento che, attraverso un by-pass, evitava il contatore dei consumi. I nostri operai sono soliti andare in giro per la città per effettuare le letture delle utenze, abitazioni e attività imprenditoriali.

In base alle irregolarità emerse, abbiamo ascoltato le condotte e segnato i punti da cui emergevano dati poco chiari. Quindi, abbiamo provveduto a inviare una squadra sul punto, scoprendo il collegamento non autorizzato con l’acquedotto. Le prime valutazioni parlano di consumi illeciti per circa 50mila euro, ma servono ulteriori approfondimenti». Giuseppe Pezzino, presidente provinciale di Confconsumatori, in merito alla vicenda, sottolinea che «i veri depredati sono gli utenti, in modo particolare gli albergatori, che pagano fatture da capogiro, e non Suez che con i mancati consumi in bolletta resta sempre garantita. In questo caso, la voce sarà applicata agli alberghi o anche alle utenze domestiche?».