Montecatini 18 aprile 2014 - Acquista societarie di un’azienda per lo stampaggio di materie plastiche presentandosi al notaio sotto falso nome e inducendolo in errore. Per questo il pubblico ministero lucchese Lucia Rugani si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per un 45enne romano che dovrà rispondere del reato di possesso e fabbricazione di documenti falsi, falsa attestazione ad un pubblico ufficiale sulla propria identità e sostituzione di persona.

Nei guai anche altre tre persone — gli amministratori di fatto dell’azienda — che secondo la Procura della Repubblica di Lucca avrebbero ricavato vantaggi proprio da questa falsa identità. I fatti risalgono al luglio 2009. Secondo l’accusa Massimiliano Brigotti, 45 anni, si sarebbe presentato di fronte ad un famoso notaio lucchese dichiarando di avere all’epoca 38 anni e di chiamarsi Massimo Ciarli.

Quindi avrebbe presentato al professionista una carta d’identità contraffatta, un codice fiscale emesso dall’Agenzia delle Entrate di Roma falso e un certificato di residenza sempre rilasciato dal Comune di Roma (Municipio Cinecittà) anche questo contraffatto.

Con questi documenti Brigotti — alias Ciarli — avrebbe quindi indotto in inganno il notaio che, di conseguenza, ha autentificato le firme del contratto di vendita di alcune quote societarie della ditta Ma.Gi.Plast Srl. La Ma.Gi.Plast Srl — dichiarata fallita quattro anni dopo, ovvero nel maggio dell’anno scorso con una sentenza del tribunale civile di Lucca — era un’importante azienda dedita allo stampaggio e alla stampigliatura di materie plastiche.

Secondo la Procura, inoltre, sarebbero stati proprio gli amministratori di fatto della Ma.gi.Plast Srl ad accordarsi con Brigotti affinché si attribuisse proprio questa falsa identità per poter così ricavarne vantaggi. Sulla base di queste accuse, quindi, il pubblico ministero Lucia Rugani, titolare delle indagini, ha chiuso l’inchiesta e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio anche per i tre vertici dell’azienda: un 52enne lucchese residente a Pescia, un 62enne di Piombino e una 52enne di origini polacche.