Montecatini 17 gennaio 2014 - Omicidio a colpi di accetta questa notte in una casa famiglia a Massa e Cozzile, in provincia di Pistoia. Accusato del delitto è Gianluca Lotti, un 38enne pistoiese, fermato dalla polizia di Montecatini, che ha ucciso Massimo Tarabori, il compagno di stanza con un'accetta recuperata nella stanza degli attrezzi accanto all'abitazione.

Da una prima ricostruzione, l'aggressione è giunta all'improvviso. Lotti ha aspettato che il compagno si addormentasse e poi si accanito con inaudita ferocia, colpendolo con una quindicina di fendenti con l'accetta che aveva preso in precedenza dal deposito della casa-famiglia. Dopo il delitto è stato lo stesso Lotti ad avvisare gli altri due ospiti della struttura e poi lui stesso, dopo essersi fatto la doccia, rasato e vestito, ha chiamato la polizia, intorno alle 23.30, confessando l'omicidio al commissariato di Montecatini (Pistoia). 

Tarabori è stato trovato in un lago di sangue. Il fermato, che è accusato di omicidio premeditato con l'aggravante dei futili motivi, era già stato condannato per aver ucciso a colpi di spranga la fidanzata nel 1998, omicidio per il quale stava terminando di scontare la pena nel prossimo ottobre in liberà vigilata.


"Tarabori non spegneva mai la luce, non collaborava alla pulizia della casa" avrebbe raccontato, tra l'altro, Lotti spiegando che questi erano motivi di liti continue tra loro, fin dall'arrivo a Massa e Cozzile dell'omicida,
nell'ottobre scorso.

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