Montecatini 6 settembre 2013 - I nomadi per i quali il Comune ha richiesto al prefetto una serie di decreti di allontanamento dal territorio nazionale sono pronti a fare ricorso. Il legale che rappresenta alcuni di questi zingari, dediti all’accattonaggio e alle molestie nei confronti di cittadini e turisti, ha scritto agli uffici, domando copia degli atti relativi al procedimento. La notizia è stata data ieri pomeriggio dal sindaco Giuseppe Bellandi, durante il primo incontro con i cittadini residenti nelle varie zone di Montecatini, nella sala del consiglio comunale.

Un incontro che, pur non registrando tantissimi partecipanti, si è rivelato molto vivace sui temi della sicurezza e dell’ordine pubblico. A dar fuoco alle polveri ci ha pensato un pensionato originario del Sud, da qualche tempo residente in città. «A Vico Equense — ha sottolineato — quando una persona fa una rissa o altre cose prende il foglio di via e non può rimetterci piede per almeno tre anni. In via Marruota ho le prostitute sotto casa, mentre i negozi dei cinesi aprono in quantità, senza problemi burocratici. Alcune cose, a Montecatini, funzionano, ma sulla sicurezza la situazione lascia molto a desiderare».

Il sindaco Bellandi ha sottolineato che «il foglio di via non esiste più. Pensi che l’avvocato di alcuni nomadi per i quali abbiamo chiesto i decreti di allontanamento dal territorio nazionale ha già chiesto di avere copia della documentazione, in modo da prepare il ricorso. I poteri del Comune sono assai limitati: contro la prostituzione possiamo fare solo ordinanze contingibili e urgenti, che devono essere valutate dal prefetto. Noi continueremo a contrastare la prostituzione, ma se fosse facile eliminarla ci avrebbero già pensato le amministrazioni prima di noi».

Daniele Bernardini