Montecatini, 29 settembre 2012 - L’ordinanza contro la prostituzione sarà prolungata fino al 31 dicembre. Il provvedimento emanato dal sindaco Giuseppe Bellandi lo scorso agosto sarebbe dovuto scadere il 30 ottobre.
L’amministrazione, però, è intenzionata a prolungarlo, visti gli esiti positivi riscontrati in queste settimane. In base all’ordinanza, i clienti e le «lucciole» sorpresi a trattare una prestazione o anche soltanto a parlare ricevono una sanzione da 500 euro.
Le prostitute vengono multate anche se vengono trovate da sole lungo le strade cittadine, ma con il chiaro intento di adescare un uomo. Il provvedimento riguarda soltanto una zona limitata di Montecatini, quella compresa tra compresa tra viale Adua, viale Bustichini, viale Diaz, via Peloni, viale Colombo, Largo Caduti di Nassyria, viale Marconi, via Dalmazia, via Pistoiese, piazza Italia, corso Matteotti, largo Kennedy, via Tripoli, viale Foscolo, via Gentile, largo Salvo D’Acquisto, largo Caduti nei lager, via del Gallo, via dei Colombi, largo donatori di sangue, via Marruota, via Leonardo da Vinci, via dei Martiri e via Lucchese.
Durante gli ultimi due mesi, polizia municipale, carabinieri e polizia hanno elevato decine di verbali a prostitute e clienti sorpresi a violare l’ordinanza. Molte ragazze si sono dovute trasferire verso Lucca e Pisa, dove non esistono divieti del genere, o nei comuni confinanti, come Massa e Cozzile e Pieve a Nievole. In quest’ultima realtà, il sindaco Massimo Alamanni ha dovuto correre ai ripari, emanando un provvedimento identico a quello di Montecatini.
Se la gran parte dei clienti multati paga subito o, comunque, prima dell’arrivo della cartella a casa, per paura di essere scoperti dai familiari, le «lucciole» sembrano tutt’altro che disposte a saldare la sanzione. Per questo, le autorità pensano a fare pignoramenti in casa delle prostitute, per costringerle a dare i soldi o comunque ottenere qualcosa che copra quanto avrebbero dovuto sborsare. Le multe si stanno rivelando utili anche per verificare le residenze delle prostitute. Le forze dell’ordine, infatti, stanno procedendo dei dati raccolti per verificare se la residenza effettiva delle lucciole coincide con quella dichiarata al Comune e la regolarità dei contratti di locazione. Una verifica necessaria per svelare situazioni poco chiare e combattere l’illegalità.
Daniele Bernardini
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