Montecatini 9 luglio 2012   - "Una città come Montecatini ha bisogno di cultura ed eleganza per tutelare la propria identità". Parola di Sandro Provvisionato giornalista televisivo e scrittore di successo, per oltre dieci anni, insieme a Toni Capuozzo, autore di "Terra!", il settimanale di approfondimento del Tg5. Un cronista di razza che, dallo scorso anno, ha avuto l’occasione di frequentare la città, grazie agli incontri organizzati per la presentazione dei libri "Doveva morire" e "Attentato al papa" (Chiarelettere). Da pochi giorni, dopo vent'anni di lavoro a Mediaset, è in pensione. Provvisionato dirige il sito internet misteriditalia.tv , un portale che raccoglie documenti importanti sulle storie più misteriose avvenute in Italia, rimaste ancora senza spiegazione.                                                                                                                                                                                  Qual è la tua impressione della città?
"Non conosco a fondo Montecatini. Ci sono stato solo poche volte, ma ogni volta mi sembra di tuffarmi in un passato bello e sincero, fatto di eleganza e di un tempo che trascorre lento e senza attese. La mia, ovviamente, è una visone letterararia e forse troppo poetica. Sensazioni che, forse, un abitante della città non prova più. Ma le suggestioni fanno parte della vita. E io a Montecatini ci torno sempre volentieri".
Che impressione ti hanno fatto gli stabilimenti termali?
"Quegli stabilimenti li ho solo visti e solo parzialmente visitati, ma non ho mai fatto cure termali e certamente ho sbagliato. Posso solo, anche in questo caso, descrivere sensazioni. Ricordo una sera in occasione della presentazione di un mio libro: l'area del Tettuccio era solo parzialmente illuminata ed entravi era tutto un gioco di ombre e di silenzi. Provai una sottile malinconia buona che mi accompagnò per tutta la serata che si svolse all'interno di una struttura molto raffinata. Mi trovai per qualche ora in pace con me stesso. E fu una sensazione davvero unica".
Una tua proposta per combattere la decadenza della città.....
"Mi riservo di esplicitarla in maniera concreta alla prossime elezioni quando mi candiderò a sindaco. Scherzo ovviamente. Non conosco così bene la città da avere una ricetta anti-invecchiamento. Posso solo dire che andrebbe sfruttata meglio l'atmosfera che ho cercato di descrivere prima. Io punterei molto sulla cultura perché il legame tra eleganza e cultura è sublime. Quindi un premio letterario, una rassegna di cinema d'autore, un festival del noir e via dicendo. Rifuggirei da manifestazioni evento tipo quella che ricordo essere stata fatta a Montecatini: la finale di miss Italia. Che volgarizza il bene supremo di Montecatini: l'eleganza.
Montecatini può avere un futuro nel turismo internazionale?
"Non essendo un esperto di turismo non saprei rispondere. Ma voglio ribadire un concetto che, per carità, magari è profondamente sbagliato: bisogna sempre partire dalla propria ricchezza. Qual è la ricchezza di Montecatini? Non solo le cure termali ormai un po' in declino visti i costi ed il poco tempo della gente più propensa alle cure esteriori che a quelle della salute. Ma l'altra ricchezza è l'atmosfera del passato. Allora farei di Montecatini un tempio dell'inizio Novecento. Inviterei i turisti al relax, alla cultura e alla riflessione. Un luogo dello slow food ad esempio. Della buona tavola, solo con ristoranti dedicati alla cucina buona (e qui ci sarebbe da inventare poco ma piuttosto, essendo in Toscana, da recuperare molto). Ma poi chissà magari a Montecatini ci verrei solo io..."

Daniele Bernardini