Montecatini, 22 febbraio 2012 - LO SPETTRO della siccità torna ad aleggiare per le vie di Montecatini. Le scarse precipitazioni registrate tra l’autunno e l’inverno e le previsioni di piogge ridotte nelle prossime settimane rischiano di creare una situazione molto simile a quella dell’estate 2003. Nove anni fa, Comune e gestore del servizio idrico dovettero portare avanti un piano di razionamenti piuttosto pesante, con l’erogazione dell’acqua concessa a giorni alterni a casa e attività commerciali di vario genere. Gli alberghi, in piena stagione, dovettero chiamare decine di autobotti per consentire agli ospiti di lavarsi. Il ripetersi di un evento del genere sarebbe davvero una pessima pubblicità, in vista anche dell’edizione 2012 di Miss Italia.

 

ALESSANDRO Sartoni, consigliere comunale di minoranza e leader del Movimento per Montecatini, sottolinea la necessità di rapidi interventi, prima che la situazioni peggiori. L’esponente dell’opposizione ha basato il suo intervento sull’analisi dei dati fatta da Marco Bonaccorsi. «La pioggia di questi ultimi giorni — dice Sartoni — benvenuta per abbattere i livelli di inquinamento e annaffiare il verde pubblico e privato, può ben poco rispetto alla siccità che, con le premesse che ci sono, sarà uno dei più seri problemi che la Valdinievole dovrà affrontare nei prossimi mesi.
 

 

Crediamo importante e responsabile cominciare a parlarne ora in modo che tutte le parti in causa siano consapevoli e possano prepararsi ad affrontare il poco roseo futuro nel modo più adeguato. Non soltanto riguardo ai problemi della distribuzione delle risorse idriche a famiglie ed attività produttive quanto per i risvolti da protezione civile, dovuti agli incendi estivi che anche lo scorso anno hanno interessato la Valdinievole. Il servizio idrologico della Regione, il 19 dicembre , ha presentato un documento di poche pagine intitolato Analisi quantitativa del deficit pluviometrico nel bacino dell’Arno prendendo come campione le piogge cadute nelle province di Arezzo, Firenze e Pisa. Confrontando le precipitazioni medie del periodo marzo-novembre 2011 con la media del periodo 2001-2010 emerge come le tre province registrino cali di circa il 50% nel volume, con dati ben peggiori del medesimo periodo del 2003. Nel dettaglio mensile complessivo, durante l’anno 2011 si sono registrate piogge inferiori, rispetto agli anni 2003 e 2007 presi a riferimento per la siccità piuttosto marcata, nei mesi di giugno, agosto, ottobre e novembre.

 

A OTTOBRE e, in modo assai pesante, nel novembre 2011 (con meno100 / 130 millimetri rispetto alle medie di novembre degli ultimi 10 anni) la pioggia caduta in provincia di Pistoia si è rivelata insufficiente. Le recenti nevicate hanno per lo più interessato i versanti emiliano-romagnoli e marchigiani anche se è possibile che in quota parte febbraio possa registrare un dato accettabile. Ma deficit costanti e ripetuti per mesi poi non vengono recuperati né da nevicate memorabili né da paurosi acquazzoni primaverili o estivi. I dati più recenti disponibili, pubblicati sul sito del Consorzio Lamma, riferiti al deficit idrico del mese di gennaio per la Toscana, segnalano per la nostra provincia un’anomalia di cumulato di precipitazione di ben 90, su un valore atteso di 115.
 

 

Se a questi dati oggettivi si unisce l’altrettanto oggettiva vecchiaia della rete di distribuzione idrica, con cospicue perdite nelle condotte sotterranee, si capisce come la prossima estate ci sia poco da... star freschi. Per questo lanciamo subito l’allarme in modo che chi ha responsabilità di gestione del territorio cominci opportunamente ad informare la cittadinanza, le categorie produttive, informando di come si è organizzato per far fronte a probabili, robusti, disagi».
                                                                                                                                                                        Daniele Bernardini