Montecatini, 31 agosto 2010 - Sono in aumento i lavoratori del settore edile che non riescono a riscuotere gli stipendi da aziende della Valdinievole. Lisa Bujani, avvocato del foro di Pistoia e legale dell’ufficio vertenze del sindacato Cisl, sta seguendo numerosi casi nel nostro comprensorio. Alla base di tutto c’è la crisi economica, che non risparmia nemmeno il settore del mattone, una volta considerato tra le forme di investimento più sicure. Imprese edili di piccole dimensioni hanno forti difficoltà a farsi pagare il dovuto da una serie di committenti del settore privato.

I pagamenti tendono a essere rinviati continuamente e, in numerosi casi, non arrivano più. Come conseguenze, alcune aziende non sono più in grado di pagare gli stipendi. Numerosi problemi nascono anche dall’attuale normativa sugli appalti, vista con particolare timore da varie realtà che richiedono lavori a imprese edili.

«Soltanto negli ultimi giorni – spiega Bujani – si sono presentate all’ufficio vertenze circa 20 persone, tutti dipendenti a tempo indeterminato di piccole dimensioni operanti in Valdinievole. Non stiamo parlando di liberi professionisti con partita Iva o di contratti precari, ma di personale che da diritto al massimo delle garanzie. Abbiamo già fatto presentato varie istanze per ottenere decreti ingiuntivi relativi alle ultime mensilità e al trattamento di fine rapporto. Il problema non è causato soltanto dall’attuale congiuntura economica locale e nazionale. Dobbiamo ricordare che nel 2007 è stato abolito il limite di responsabilità per chi affida un appalto a un’azienda. Questo significa che, oltre a pagare completamente il lavoro pattuito, c’è il rischio di dover provvedere anche agli stipendi non versati. Le società, quindi, tendono sempre di più a chiedere clausole di garanzia in proposito».

Patrizia Pellegatti, segretario provinciale del sindacato Cisl, sottolinea la gravità della situazione in cui si trovano molti lavoratori dell’edilizia anche in Valdinievole. «Il momento è davvero grave – dice Pellegatti – anche in ambiti che sembravano molto sicuri per i lavoratori. In un momento in cui il settore termale non ha ancora trovato il rilancio decisivo, viene a mancare un altro elemento fondamentale della nostra economia. Il sindacato Cisl sta cercando di sostenere questi lavoratori con la cassa edile e le risorse della bilateralità. A volte questi lavoratori sono soci di piccole imprese artigiane e cadono insieme alle aziende. Dovremo trovare ulteriori strade nei prossimi giorni, perché la crisi è ancora forte».