Martedì 23 Aprile 2024

Controlli dei carabinieri in via Marruota, protestano gli stranieri

Nuovo episodio nella strada, dopo l'immigrato che ha dato in escandenscenze

I carabinieri proseguono i controlli

I carabinieri proseguono i controlli

Montecatini 25 novembre 2014 - Via Marruota continua a riservare spettacoli fuori programma in questi giorni di fine autunno. Dopo l’intervento dei carabinieri che, sabato notte, hanno fermato un immigrato di colore ubriaco ormai seminudo in mezzo alla strada, ventiquattr’ore dopo è la volta dei controlli effettuati dai militari dell’Arma in attività di commercio della stessa zona. Domenica sera, attorno alle 22, chiunque sia passato da via Marruota non può non aver notato un insolito assembramento di immigrati, per lo più residenti nella zona sud, che a distanza osservavano appunto l’attività in corso dei carabinieri.

 

Questi erano giunti sul posto addirittura con tre loro automezzi, poi parcheggiati appena dopo il passaggio a livello che divide via Marruota da piazza Gramsci. Il blitz non deve essere particolarmente piaciuto alla maggioranza degli extracomunitari che là si sono radunati. Dalla folla si levavano mugugni e proteste più o meno velate, anche se per i militari non c’è stato alcun problema nello svolgere la loro attività di controllo. L'azione dei carabinieri si è protratta per oltre un’ora. Non è ancora chiaro lo scopo dell’intervento nella popolosa strada del sottoverga. E’ probabile che a breve vi sia una comunicazione ufficiale da parte della Compagnia di Montecatini.

 

Di sicuro si può dire che quell’area viene monitorata con un’attenzione particolare, visti certi precedenti recenti e meno recenti. In quel tratto di strada fra la fine del 2013 e questo 2014 si sono verificate aggressioni molto gravi e anche un tentato omicidio. La polizia rese noto, alcuni mesi ha, di aver proposto addirittura la sospensione dell’attività di un locale centro di incontro di immigrati. Insomma, via Marruota diventa una zona sempre più «calda» e la rarefazione delle attività commerciali tradizionali dimostra quanto la crisi abbia colpito questa parte di città. Negozi storici hanno lasciato la strada sia per risparmiare sull’affitto sia per cessazione dovuta all’età e al raggiungimento dell’agognata pensione. Altre botteghe hanno avuto vita breve, aprendo e chiudendo nel giro di pochi mesi. Non pochi fondi commerciali sfitti ed esercizi pubblici sono così stati affittati da piccoli imprenditori immigrati, che nella zona sud sono sempre più numerosi. La loro offerta, molto spesso, si rivolge proprio ai connazionali.