Camporcioni, Regione al contrattacco. «La revoca dei fondi è un atto dovuto»

L’assessore Ceccarelli: lavori prorogati due volte e mai cominciati

L’assessore alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli (a destra) replica ai vari interventi sulla Camporcioni

L’assessore alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli (a destra) replica ai vari interventi sulla Camporcioni

Montecatini, 28 giugno 2016 - «LA LUNGA e complessa vicenda di via Camporcioni merita di essere raccontata nel giusto modo e non con notizie inesatte o distorte. La Regione è alleata e non certo antagonista dei sindaci, ma non può esimersi dall’applicare le leggi». Così l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli interviene sul dibattito che si è generato intorno al 3° lotto della bretella di collegamento fra la SR 436 Francesca e via Camporcioni (SP 26). «Dopo che la Provincia nel 2013 ci ha comunicato di non poter co-finanziare l’intervento – va avanti – la Regione ha potuto solo applicare la legge nazionale e toglierlo dall’elenco dei finanziamenti. Non si è trattato di una scelta, ma di un atto dovuto».

L’assessore ricorda che la realizzazione di una bretella di collegamento fra la SR 436 Francesca e la SP 26 della Provincia (nota anche come via Camporcioni) è stato denominato variante alla SR 436, ma non realizza una vera variante alla strada regionale. L’intervento è strutturato in tre lotti, il primo dei quali sarà inaugurato domani. La criticità riguarda il terzo lotto, il collegamento diretto tra la località Pazzera e la SP 26. Questo ultimo tratto era stato programmato e finanziato dalla Regione e dagli enti locali interessati per 3 milioni di euro, dei quali 1,7 milioni regionali e 1,3 dagli enti locali (550mila dalla Provincia). A seguito di comunicazione della Provincia alla Regione è stato definanziato l’intervento.

Situazione analoga anche per l’intervento alla rotatoria sulla SP 26 Camporcioni all’intersezione con via Pescia Nuova. Per la sua realizzazione la Provincia e il Comune di Ponte Buggianese hanno partecipato a un bando regionale per contributi straordinari per interventi di sicurezza stradale. «Il bando regionale – spiega Ceccarelli – indicava i tempi che dovevano essere rispettati per procedere alla realizzazione. La Provincia avrebbe dovuto cofinanziare l’intervento con 160mila euro e avviare i lavori entro 18 mesi dal decreto di assegnazione, ovvero dal 7 dicembre 2012. Sono seguite alcune proroghe (spostato prima al 31 marzo 2015, poi al 31 marzo 2016), ma visto che a giugno 2016 i lavori non sono ancora partiti la Regione ha potuto solo avviare il procedimento per la revoca del finanziamento, come le impone la legge e la convenzione con il ministero, che prevede la revoca delle risorse alla Regione stessa se dopo i tempi previsti le risorse non sono né utilizzate né rimesse a bando. Quello che possiamo osservare è che, in comuni limitrofi, ci sono sindaci che hanno sopperito alla carenza di risorse da parte della Provincia ed hanno attuato gli interventi programmati».