Irrati promosso arbitro internazionale

Prende il posto di Antonio Damato

Massimiliano Irrati

Massimiliano Irrati

Montecatini Terme, 3 gennaio 2017 - Una grandissima notizia apre al meglio il 2017 calcistico della Valdinievole. L' arbitro Massimiliano Irrati, originario di Cerbaia di Lamporecchio ma abitante a Pescia, dall' 1 gennaio è diventato arbitro internazionale andando a sostituire nelle liste Fifa il connazionale Antonio Damato. Un grandissimo risultato per il trentasettenne direttore di gara, nato il 27 giugno 1979, che va a completare una scalata ai vertici dei fischietti davvero eccezionale, passando in poco più di 5 anni dalla LegaPro fino a poter andare a dirigere le coppe europee e le partite più importanti del continente.

Avvocato, Irrati ha iniziato ad arbitrare nelle categorie giovanili e dilettantistiche della nostra provincia ad appena 17 anni nel 1996 per poi iniziare la scalata ed arrivare in serie D nell' estate del 2004. Per lui tre stagioni in questa categoria per poi passare nel 2007 in serie C ed entrare nel 2011/2012 a far parte dei ruoli della Can di serie B. L' arbitro valdinievolino però si mette immediatamente in evidenza e il 18 marzo 2012 allo stadio «Renato Dall' Ara» arbitra la sua prima partita di serie A fra Bologna e Chievo, terminata 2-2 con 5 cartellini gialli distribuiti dal «nostro» arbitro. Una data storica non solo per Irrati visto che in quell' occasione per la prima volta un direttore di gara della nostra provincia arbitra una sfida della massima serie. La stagione successiva colleziona altre tre presenze nella massima serie e continua ad arbitrare in serie B dirigendo anche la finale play-off tutta toscana fra Empoli e Livorno ed ottenendo anche il premio come miglior arbitro della cadetteria. Passa definitivamente nella massima serie nel 2013/2014 dove arbitra 15 sfide, mentre nel 2014/2015 arriva a 19 presenze e fa la sua prima apparizione a livello internazionale arbitrando il 14 novembre 2014 la sfida del torneo Quattro Nazioni Under 20 fra Germania e Svizzera, chiusa sull' 1-1.

Ma la stagione del salto di qualità è quella scorsa dove due episodi lo fanno salire alla ribalta: il 7 febbraio 2015 sospende per 4 minuti Lazio – Napoli per i cori razzisti contro il difensore partenopeo Koulibaly e il 3 aprile quando durante Udinese – Napoli espelle Gonzalo Higuain, reo di averlo spintonato, e concede due rigori a favore dei friulani. Alla fine 18 presenze, fra cui anche un Roma – Fioprentina (4-1) per i giallorossi, e la vittoria nel maggio 2016 del premio «Luca Colosimo» come miglior arbitro della massima serie. In questa stagione finora ha collezionato 8 gettoni di presenza ma il riconoscimento più bello è giunto durante la sosta. Un premio giunto dopo 64 presenze nel massimo campionato e ora il sogno di poter riuscire a ripetere a livello europeo l'exploit nazionale, dove per il momento gli manca ancora la direzione di uno dei grandi derby e di una sfida storica. Per lui c'è la possibilità di poter vivere ancora una lunga carriera (45 anni di età il limite massimo a livello Fifa) e di andare ad arbitrare negli stadi d' Europa e (speriamo) del mondo le sfide che potranno assegnare i più importanti titoli.