Aspettando un progetto

Buona domenica

Marco A.Innocenti

Marco A.Innocenti

Montecatini 30 agosto 2015 - Gli autori delle gravi violenze, dei vandalismi e dei furti di 24 ore di follia sono stati identificati e denunciati dai carabinieri, che ancora una volta dimostrano efficienza e incisività. Ma reprimere non basta più, perché il danno all’immagine della città è ormai fatto e la paura della gente cresce sempre di più. Serve un’azione di lungo respiro anche a livello locale per allontanare le frange violente e portate a delinquere per disagio sociale, problemi economici, sottosviluppo culturale. La città si chieda che cosa ha fatto finora per tentare di recuperare quartieri – quello del mercato in primo luogo – che vivono una lunga crisi e sembrano senza prospettive.

 

Quali iniziative sono state messe in campo per invertire la desertificazione commerciale? Quali incentivi? Quale futuro si vuol realizzare? Nessuno ne parla. La rivitalizzazione di piazza Battisti resta lettera morta. Piazza del Popolo è lasciata per ore nelle mani di giovani fannulloni che giocano a pallone davanti alla basilica. Dopo le 20 in via Don Minzoni bivaccano personaggi equivoci che lasciano le auto in terza fila, su strisce e incroci, schiamazzando e sporcando. C’è la sensazione di poter fare ciò che si vuole.

 

Le telecamere? Ci sono: bravi. Ma i fatti dimostrano che non fermano chi vuol spaccare, ferire, spaventare. Servono per poi riconoscerli. Ma il danno non si ripara e i responsabili, per una giustizia italiana sempre più lassista, non pagheranno mai abbastanza. Serve, come per Terme e turismo, un progetto per risollevare le sorti sociali della città e di chi vive ai suoi margini. Non si aspetti solo l’azione dei carabinieri.