Avanti così, in ordine sparso

Buona domenica

Gabriele Galligani

Gabriele Galligani

Montecatini 2 agosto 2015 -  Nei giorni scorsi il comune di Monsummano in un comunicato spiegava che nei primi mesi del 2015, ha bandito o sono in via di conclusione 15 gare, per un importo che sfiora i 4 milioni di euro. Quasi tutte le procedure si sono svolte tramite il Consorzio dei Comuni Veneti al quale il Comune ha aderito e che costituisce una «centrale» di committenza in grado di gestire le gare in via digitale, garantendo il massimo di trasparenza e diffusione sul territorio nazionale. E anche un po’ di risparmio.

 

Ottima iniziativa, visti i risultati. Montecatini invece ha preferito «allearsi» su questo fronte, della centrale unica di committenza, con Quarrata.  Va tutto bene. Ma come si dice, sorge spontanea una domanda: ma invece di andare in Veneto, tutto questo non si poteva fare con i comuni della Valdinievole? Durante la recente campagna elettorale per le Regionali non c’era candidato che non affrontasse la problematica della fusione o unione dei comuni. Attenzione che le parole, come diceva qualcuno sono importanti, e le queste due hanno significati profondamente diversi.

 

Adesso non se ne parla quasi più, almeno a livello di dibattito pubblico. Eppure siamo convinti, come più volte abbiamo detto, che il futuro non possa essere che quello di una fusione di comuni. O comunque di un’unione. Non fosse altro per la sempre maggiore scarsità di risorse pubbliche. Ma non solo. La pianificazione ormai si fa a livello intercomunale e con il ridimensionamento delle Province che non si sa bene che fine faranno, è d’obbligo unire tanti piccoli comuni per fare uno o qualcuno più grande. In tempi di crisi la fantasia serve. Come dimostra il caso di Monsummano. Magari mettiamola a servizio di tutta la Valdinievole. In Veneto semmai andiamoci a mangiare il baccalà alla vicentina o a vedere le ville del Brenta.  Buona domenica a tutti.