Bus navetta per gli aeroporti toscani, le categorie vorrebbero finanziare il progetto con la tassa di soggiorno

A breve nuovo incontro con il sindaco Bellandi

La presentazione del servizio in Comune

La presentazione del servizio in Comune

Montecatini 3 agosto 2015 - Sarà affrontato anche il problema legato alla soppressione del servizio di bus navetta dalla città per gli aeroporti di Firenze e Pisa nel prossimo incontro tra il sindaco Giuseppe Bellandi e l’Intersindacale per il turismo, organismo che raccoglie le categorie cittadine. L’attività è stata sospesa poco meno di un mese fa dopo appena tre mesi dall’avvio e la presentazione nella sala del consiglio comunale.

 

Il 6 luglio, il Comune e la società Aeroporti toscani, a cui fanno riferimento gli scali di Firenze e Pisa, hanno appreso la notizia con grande sconcerto. Tutto sembra essere nato da questioni interna alla società che seguiva il servizio. Durante il funzionamento, alcuni utenti si erano lamentati di qualche corsa annullata senza avviso, ma non si erano verificati ulteriori problemi. E’la seconda volta che un’iniziativa del genere tramonta, dopo il tentativo fatto circa dieci anni fa, con il finanziamento della Camera di Commercio.

 

La prima uscita degli organizzatori del servizio, avvenuta in Comune, aveva offerto qualche speranza. “Registriamo una media di 15-20 passeggeri al giorno – dichiarò in quella occasione Simone Menicucci, esponente della società che curava l’attività – I risultati non sono certo incoraggianti, ma, entro la fine di giugno, contiamo di arrivare a 150-200. La spinta per fare bene, però, deve arrivare soprattutto dagli albergatori, e per questo siamo disponibili ad accordi per consentire la vendita dei biglietti anche ai siti di prenotazione delle strutture ricettive. E, se gli hotel lo chiederanno, siamo pronti ad andare a prendere gli ospiti anche fuori dagli orari ufficiali”.

 

I biglietti per la navetta costavano 8 euro a persona, compreso il bagaglio. Subito dopo l’interruzione del servizio, gli albergatori hanno sollecitato un intervento del Comune per riprendere l’attività. Non è un mistero che numerosi titolari delle strutture ricettive presenti in città auspichino l’utilizzo di una parte degli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno per riattivare il servizio di bus navetta.

 

I presidenti delle associazioni degli albergatori, nei giorni scorsi, hanno mandato una lettera al sindaco Bellandi per sapere come vengono spesi i soldi del balzello derivante dagli ospiti. L’Intersindacale, quindi, potrebbe chiedere al Comune di destinare una parte degli introiti complessi della tassa per la riattivazione del servizio. Ma questo obiettivo potrebbe scontrarsi con i vincoli imposti dalla normativa nazionale sulla tassa di soggiorno, che indicano l’utilizzo delle entrate per attività specifiche del Comune.