{{IMG_SX}}Montecatini, 31 luglio 2009 - Su quei pannelli c’è la storia d’Italia, del mondo e soprattutto di Montecatini e della Valdinievole. Da ieri e per un mese intero (l’ingresso è libero e gratuito), la filiale del Monte dei Paschi di Siena in piazza del Popolo ospita l’ampia mostra dei 150 anni della Nazione, il quotidiano fondato nel luglio 1859 e testimone sempre in prima fila degli avvenimenti della Toscana.

Così, accanto ai numerosi grandi pannelli con i momenti che hanno scandito la vita di generazioni di italiani, si trovano le notizie del passato remoto e prossimo della città: l’inaugurazione della funicolare sul numero del 5-6 luglio 1898 (le edizioni di domenica e lunedì allora uscivano accorpate); i funerali di Ruggero Leoncavallo del 12 agosto 1919 (la morte era avvenuta il 9 agosto: presto ricorreranno i 90 anni); l’inaugurazione della chiesa di Santa Maria Assunta il 29 settembre 1962 («Il giorno è finalmente giunto — scriveva il cronista — e Montecatini esulta».

Pensare che oggi moltissimi rimpiangono la demolita chiesa del Cambray Digny); la scomparsa di Dino Scalabrino il 16 aprile 1974; il rapimento di Wayne Eden, cavallo supercampione del trotto, il 17 agosto 1975; l’assassinio dell’agente della polizia stradale ad opera di Vallanzasca il 24 ottobre 1976; il trionfo di Eddy Merckx sul traguardo di Montecatini al Giro d’Italia il 19 maggio 1969; la storica promozione dello Sporting Club nell’A1 di basket il 22 maggio 1989 («La Sharp entra nella leggenda»).

 

A fare gli onori di casa, per il Monte dei Paschi che sponsorizza e accoglie la bella mostra, il direttore della filiale Antonella Zanatta; il direttore dell’area Toscana Nord Paolo La Cava e il direttore provinciale Massimo Spessot. «La mostra — ha spiegato La Cava — prevede 16 diverse tappe. Con questa di Montecatini siamo a metà strada e concluderemo il percorso a fine anno. Di fronte a noi abbiamo le testimonianze della storia del mondo e di quanto è accaduto anche qui vicino a noi. Ad unire due realtà storiche come La Nazione e il Monte dei Paschi è senza dubbio il forte radicamento in Toscana. Anche se poi i nostri orizzonti si sono molto ampliati, le radici contano sempre moltissimo».

«La Nazione — ha detto Mauro Lubrani, caposervizio della redazione di Montecatini, portando anche il saluto dell’editore Andrea Monti Riffeser e del direttore Giuseppe Mascambruno — è per continuità di pubblicazione il più antico quotidiano d’Italia. Il suo legame con il territorio è quindi profondo e uno dei più solidi è proprio con Montecatini e la Valdinievole. Qui esiste una cronaca locale già dal secondo dopoguerra. Da settembre puntiamo a esporre alle Terme i grandi pannelli con le pagine montecatinesi della Nazione. Un modo per comprendere meglio la nostra storia e per essere di buon auspicio all’atteso rilancio della città».