{{IMG_SX}}Montecatini, 5 novembre 2008 - Abitava in città il contabile del clan camorristico dei Gionta , attivo a Torre Annunziata fin dagli anni ’70. Fra le 76 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia c’è anche quella che riguarda Vincenzo Pisacane, 51 anni, originario di Torre Annunziata ma da anni residente nella nostra città, prima in via Friuli e poi nella zona musicisti. Pisacane però è stato arrestato dagli agenti della polizia nella sua cittadina d’origine dove si trovava da qualche giorno. La squadra mobile di Pistoia ha perquisito l’abitazione, molto lussuosa e arredata con mobili e accessori di grande valore. Contestualmente alla perquisizione è stato eseguito un decreto di sequestro per alcuni immobili intestati al figlio Luigi consistenti in un appartamento situato in via Friuli e un box auto annesso all’appartamento.

 

I capi d’accusa contro di lui vanno dall’organizzazione di omicidi, al traffico di stupefacenti. Pisacane è ritenuto dagli inquirenti uno dei contabili con il compito di provvedere al pagamento degli stipendi, al mantenimento degli affiliati detenuti in carcere e al pagamento delle relative spese di giustizia. Pisacane, secondo quanto riferito nella conferenza stampa a Napoli per illustrare l’operazione fungeva anche da punto di riferimento per il clan Gionta in Toscana.Pisacane faceva dunque parte dei vertici dell’organizzazione e in città, a parte il lussuoso appartamento, teneva un profilo basso per non attirare troppe attenzioni su di sè. E si spostava spesso con frequenti viaggi nella sua Torre Annunziata.

 

L’operazione della Dda della procura di Napoli rappresenta un duro colpo all’organizzazione criminale con sequestri di beni per 80 milioni di euro ritenuti nella disponibilità delle persone arrestate. Il sistema economico illegale del clan Gionta oltre che sulle estorsioni si basava sul traffico di droga con ricavi di oltre 170 mila euro al giorno.