Venerdì 19 Aprile 2024

"Autocertifico che sono morto": i 10 moduli più folli della burocrazia italiana

Viaggio nelle pieghe della pubblica amministrazione italiana, tra cavilli, lacci e lacciuoli

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29 giugno 2015 –  Burocrazia portami via. Con tanti omaggi al caro estinto, a patto che abbia certificato la sua morte. In prima persona, sì sì. E se dopo sei mesi il modulo scade, dovrà provvedere a rinnovarlo. Se non lui, almeno per interposta persona (con delega firmata). Il quotidiano La Stampa è andato a scovare nelle pieghe della burocrazia italiana le carte più assurde, le richieste più inutili e le modalità più obsolete che si possano pretendere da un comune cittadino. Cavilli, commi, lacci e lacciuoli che la Pubblica Amministrazione serve a chi di tempo da immolare alla causa proprio non ne ha. Eccone 10 esempi.

Esistenza in vita Si chiama 'autodichiarazione di esistenza in vita', la devono compilare ogni anno i pensionati residenti all'estero. Il problema sopraggiunge quando il soggetto dichiara il falso. Ovvero è morto. A chi si applicano, si interroga la Stampa, le relative sanzioni penali? 

Posta certificata Uno spauracchio. Già il nome, Pec, non lascia presagire nulla di conciliante. Si tratta di una casella di posta elettronica dalla quale si inviano e-mail a cui può essere attribuito valore legale. I messaggi funzionano, in sostanza, come raccomandate postali. Peccato che, per ottenerla, serva un modulo cartaceo, corredato di copia del documento di identità e con firma autenticata. Con passaggio alle poste non elettroniche. Quelle in pareti e banconi, s'intende.

Fotocopia conforme L'Italia diffida delle fotocopie: l'articolo 47 del decreto 445 del 2000 impone che siano autenticate tramite dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà. Serve apposito modulo, in cui il “detentore” dell'originale certifica la conformità di quest'ultima alla fotocopia. Ci si chiede se anche per autenticare la copia del documento, da allegare al modulo, serva un passaggio simile.

Cassonetti Avete mai provato a spostarli legalmente, seguendo tutte le norme del caso? La Stampa cita la procedura di Reggiolo, impresse sul sito del Comune: “Per quanto riguarda lo spostamento, sarà necessario comunicare all’Urp (Ufficio relazioni con il pubblico) il codice del cassonetto che si intende spostare (indicato sulla parte frontale del cassonetto) e indicare la nuova posizione (quartiere, via - eventualmento civico -). Sarà necessario indicare le motivazioni di tale richiesta. Una volta ricevuta la comunicazione, l’ufficio ambiente e Sabar (il Consorzio di gestione dei rifiuti, ndr) provvederanno a verificare la possibilità di effettuare lo spostamento. Se non sono necessarie opere di muratura, come creazione di piazzola o altro, in 7 giorni lavorativi verrà effettuato lo spostamento, mentre se saranno necessarie opere di muratura il tempo previsto per l’accoglimento della richiesta sarà indicativamente 3 o 4 mesi”. E pare che qualcuno, nonostante la chiarezza delle informazione, scelga di accorciare le tempistiche spostando il cassonetto di notte da un metro all'altro. Tempo richiesto: 5 minuti. Ma, in alcuni casi, anche sei.

Patente TT 2112 del Modulario Trasporti. Un enigma che anche Alan Turing farebbe fatica a risolvere. Per dare un'idea, eccone l'incipit: “Il presente modulo - completato in ogni sua parte e corredato dei prescritti documenti - va presentato all’Ufficio Provinciale che - dopo la registrazione - lo restituisce corredato dei documenti in originale con la ricevuta che vale quale autorizzazione a esercitarsi per il prescritto esame di guida. Il modulo medesimo deve essere conservato con cura e presentato con i documenti di cui sopra a ogni prova di esame”. Fortuna che a 18 anni si ha la mente fresca.

Equitalia  Per chiedere la rateizzazione da sottoporre a Equitalia bisogna allegare autocertificazione i Isee, Isr (indicatore della Situazione reddituale), “indice di liquidità”, “indice alfa”... Per i cittadini ottenerli non è immediato, alla Pa basterebbe incrociare le banche dati. 

Bilinguismo  Nella provincia di Bolzano si possono ottenere i patentini per il riconoscimento del bilinguismo o anche trilinguismo (per chi parla tedesco, italiano e ladino). I moduli vanno richiesti in più lingue, ovviamente. Anche con compilazione online.

Caro estinto Qualche anno fa il Comune di Saronno aveva predisposto l'autocertificazione anche in caso di morte. Travolto dalle scontate ironie del Web, ha sostituito il modulo nel mirino con una dichiarazione redatta dai congiunti del defunto.

Quando la morte scade In base all'articolo 33 del decreto 223 del 1989, le certificazioni scadono dopo tre mesi dal rilascio. Difficile, però, pensare che quello di morte possa richiedere un aggiornamento. Una decina di anni dopo, nel  2000, con un altro decreto si è precisato che “i certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Le restanti certificazioni hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio se disposizioni di legge o regolamentari non prevedono una validità superiore”. Il vulnus pare sciolto, anche se qualcuno ancora storce il naso. D'altra parte, si ricorda ancora il precedente di oltre 2000 anni fa. Ai tempi mancava il modulo, nessuno fu in grado di aggiornarlo. E ancora oggi il mistero resta irrisolto.