Mercoledì 24 Aprile 2024

Gai Mattiolo, non fu bancarotta: lo stilista assolto dopo 7 anni

I giudici della X sezione penale del tribunale della Capitale hanno fatto cadere tutte le accuse nei confronti del creatore di moda e del suo gruppo di lavoro

Gai Mattiolo in passerella con Naomi Campbell (Ansa)

Gai Mattiolo in passerella con Naomi Campbell (Ansa)

Roma, 27 aprile 2015 - Nessuna bancarotta per lo stilista romano Gai Mattiolo. I giudici della X sezione penale del tribunale della Capitale hanno fatto cadere tutte le accuse nei confronti del creatore di moda. Il pm Luca Tescaroli aveva sollecitato una condanna 4 anni e 4 mesi di pena. Più dura la richiesta nei confronti dell'avvocato di fiducia Giancarlo Tabegna, per cui il sostituto procuratore aveva proposto 4 anni ed 8 mesi. Anche per il legale sentenza di completa assoluzione. "Scrivetelo, scrivetelo", ha detto lasciando l'aula del tribunale.

'SCRIVETELO, SCRIVETELO' - Il procedimento per cui oggi è stato assolto Mattiolo culminò con il suo arresto il 5 dicembre del 2008. Il difensore Domenico Leto ha spiegato: "Adesso, come stabilito dal tribunale, dovrà essere restituito tutto quanto era stato sequestrato. Questa decisione restituisce un po' di giustizia al mio assistito". Anche tutti gli altri imputati sono stati assolti. Così l'amministratore Franco Sciunnacche, per cui il pm Tescaroli aveva chiesto 2 anni e 6 mesi. Assolti anche Christian Goeccking ed Alain Jodry, che per l'accusa dovevano essere condannati a 1 anno e due mesi. Assolti pure Giada Mattiolo, Attilio Vaccari e Alessandro Nicolais.

SFRUTTAMENTO MARCHI - Per un singolo capo d'imputazione i giudici della X sezione hanno dichiarato la prescrizione per il reato di bancarotta e di omessa dichiarazione, sempre in relazione all'attività della società 'Gmh'. La bancarotta distrattiva era contestata riguardo al contratto di licenza per lo sfruttamento commerciale dei marchi 'Gai Mattiolo' in Italia e all'estero.