Giovedì 18 Aprile 2024

Migranti, Mattarella a Londra: "Per Ue è urgenza epocale". Frontex, pronta base a Catania

Il capo dello Stato parla alla London School of Economics e porta la sua visione di Europa nel paese restio all'accoglienza dei profughi. In Sicilia aprirà entro due settimane la base regionale dell'agenzia Ue

Londra, Sergio Mattarella parla alla London School of Economics (Lapresse)

Londra, Sergio Mattarella parla alla London School of Economics (Lapresse)

Bruxelles 28 maggio 2015 - La questione delle migrazioni rappresenta per l'Europa "un'urgenza epocale, per le dimensioni del fenomeno e per la sua drammaticità". Sergio Mattarella parla dalla London School of Economics di Londra, nel paese che ha detto no all'accoglienza dei profughi sbarcati sulle terre italiane. Sarà anche vero che Londra "non è la tana del lupo ma un Paese amico", ma la visita del Presidente a Londra mostra come in Europa esistano ormai due differenti visioni sul futuro dell'Unione, a cominciare proprio dal tema degli immigrati. Una è quella dell'Italia, rappresentata al massimo livello dal Capo dello Stato, una è quella inglese, tiepida verso ogni nuova integrazione e occhiuta sul fenomeno dell'immigrazione.

Il Presidente della Repubblica giunge in Inghilterra per due giorni di incontri. Prima la regina Elisabetta II, con cui ha un incontro cordiale, nei suoi appartamenti privati. Poi il ministro degli esteri Philip Hammond, in rappresentanza di David Cameron. Infine una lettura alla London school of economics, fucina di premi Nobel dell'economia.

Davanti a studiosi e professori, Mattarella ribadisce la sua visione dell'Europa. "Serve coraggio", esorta, lo stesso che ebbero i padri fondatori dopo la seconda guerra mondiale. Ora le sfide globali sono diverse ma non meno pressanti, superano le tensioni economiche e si colorano di rischi "epocali" come il fenomeno dell'Isis e l'immigrazione. A questi "cimenti" sarebbe "puerile rispondere "con la fuga, tornando sui propri passi", solo "una maggiore integrazione" puo' far essere i Paesi europei "all'altezza del compito". Anche sull'immigrazione, Mattarella non si tira indietro e apostrofa la timidezza con cui ha risposto l'Unione: "Troppi morti, purtroppo, sono stati necessari per risvegliare la nostra coscienza collettiva!". E nota come le critiche a Mare nostrum da parte di molti siano state "del tutto infondate". Anche "Triton, per quanto costituisca una rappresentazione concreta dell'impegno comune europeo e' la prova tangibile che le risposte emergenziali non bastano".

Serve un intervento in due fasi: da un lato l'accoglienza dei profughi, dall'altro l'aiuto più forte ai paesi di partenza tramite la cooperazione internazionale e la lotta ai trafficanti. Insomma, anche in questo campo l'Europa dovrebbe essere "forte e coesa in grado di parlare - ma soprattutto di agire - con una sola voce". La sua forza più grande, infatti, e' l'esempio di democrazia e libertà e la democrazia non si può "esportare con interventi militari", servono esempi di solidarietà.

FRONTEX, PRONTA LA BASE IN SICILIA - Sarà a Catania la base regionale operativa di Frontex, e ricadrà sotto l'autorità del comando nazionale di Triton, la cui sede centrale di coordinamento è a Pratica di Mare. Esperti dell'agenzia Ue hanno già fatto un sopralluogo in un locale messo a disposizione dalle autorità italiane, trovandolo idoneo, e si punta a partire con l'iniziativa "nel più breve tempo possibile". L'ipotesi è tra due settimane.

I NUMERI - Sono 36 mila i migranti approdati sulle coste italiane dall'inizio del 2015, contro gli oltre 170 mila del 2014 e i 45 mila di tutto il 2013. E' quanto risulta dagli ultimi dati dell'agenzia Frontex. Nei primi mesi di quest'anno, ha sottolineato il direttore Fabrice Leggeri, si è verificato uno spostamento a Est delle provenienze: e infatti, in Grecia sono già arrivati 39 mila migranti, mentre nell'intero 2014 erano stati 50.831. "Il potenziamento dei fondi a disposizione di Frontex - ha spiegato Leggeri - ci rende più flessibili. Ora potremo muovere i mezzi delle missioni Triton e Poseidon dalle rispettive zone di competenza per destinarli dove c'è bisogno. Sugli arrivi da Est abbiamo anche la possibilità di cooperare con i paesi terzi, la Turchia in particolare, mentre nel Mediterraneo centrale la Libia è ancora priva di controllo politico e questo rende impossibile la cooperazione". 

VENTIMIGLIA, 8 PROFUGHI IN AUTO - Due persone residenti in Francia sono state arrestate la scorsa notte dai carabinieri al confine francese vicino a Ventimiglia mentre portavano in auto oltre confine otto profughi su una monovolume: tre eritrei e cinque siriani, tra cui due bimbe di 2 e 5 anni, che avevano pagato 50 euro per il passaggio. Un arresto in una situazione analoga era avvenuto l'altro giorno sempre al confine, nei pressi della barriera autostradale. Questa volta sono stati fermati dai carabinieri con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina un tunisino di 28 anni, Mohamed Elhoui Aimen, e la sua compagna, Enkeleyda Zace, 41 anni, albanese, entrambi residenti a Nizza. I profughi sono stati rifocillati e accuditi. Tre giorni fa, un altro passeur tunisino residente a Nizza è stato arrestato con le stesse accuse. Su un furgone trasportava verso la Francia quattordici stranieri ai quali aveva fatto pagare 100 euro ciascuno.

GRECIA, KO E' UN INFERNO  - Centinaia di migranti in fuga dalla Siria e dall'Afghanistan hanno trasformato l'isola greca di Kos, nel Mar Egeo, in un "inferno disgustoso". Quanto scrive oggi l'edizione online del britannico Daily Mail ripresa dal quotidiano ateniese Kathimerini. Nota per i pacchetti turistici a basso costo, l'isola di Kos ha assistito negli ultimi mesi ad un più intenso arrivo di migranti che raggiungono le sue coste dalla vicina Turchia. Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Guardia Costiera ellenica, il numero dei migranti sbarcati sulle isole greche del Mar Egeo è triplicato nel primo trimestre del 2015 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Con la Grecia e l'Italia che sono le prime tappe per i migranti che cercano di raggiungere l'Europa, la Commissione europea ha presentato ieri una proposta per lo smistamento di 40mila rifugiati in altri Paesi, una misura osteggiata da alcuni paesi europei. Secondo il quotidiano britannico, le famiglie inglesi che vengono a Kos per godersi le vacanze di metà semestre con i figli, si trovano a "rilassarsi sulle sedie a sdraio sulla spiaggia, a pochi metri di distanza dal luogo dove sono accampati decine di migranti che dormono dentro scatole di cartone con i rifiuti sparsi ovunque". Alcune famiglie di migranti, aggiunge il giornale, hanno occupato un hotel abbandonato e utilizzano l'acqua da un rubinetto trovato nei pressi. "Noi non torneremo più se quest'isola resterà un campo profughi anche il prossimo anno", ha detto al Daily Mail una coppia di Birmingham in vacanza con i nipoti.

PARIGI, EMERGENZA SUL PONTE DEI MIGRANTI  - Sul pont de La Chapelle, dove stazionano da settimane centinaia di migranti in condizioni disperate, nel cuore di Parigi, c'è "un forte rischio di epidemia": lo ha detto il prefetto di polizia, Bernard Boucault, citando un rapporto commissionato all'agenzia regionale per la salute. Per Boucault, davanti a questo pericolo, lo sgombero del ponte, già richiesto da diversi responsabili di zona, potrebbe essere giustificato sul fronte giuridico. "La decisione di evacuare finirà per imporsi", ha detto ancora il prefetto, aggiungendo che i migranti verranno ricollocati in alloggi specifici "in funzione del loro status. Le donne con bambini verranno accolte dai servizi sociali per l'infanzia del comune (...) A farsi carico dei richiedenti asilo dovrebbe invece essere il dispositivo nazionale di accoglienza in funzione del luogo in cui hanno depositato la domanda (...) Le altre persone in transito verso altre destinazioni e che non vogliono chiedere asilo vedranno proporsi una sistemazione temporanea. Questo lavoro di ricerca di numerosi alloggi è in corso". Secondo Boucault, sono circa 370-380 i migranti che stazionano giorno e notte sul Pont de La Chapelle, a due passi da siti turistici come Montmartre e la Basilica del Sacro Cuore. Secondo fonti citate dal Parisien, lo sgombero potrebbe avvenire già la prossima settimana.