Roma, 5 ottobre 2015 - Se i riflettori sull'emergenza migranti si abbassano, non significa che la crisi sia finita. Vedere per credere oggi le spiagge dell'isola di Kos, di nuovo teatro dell'orrore. Il corpo di un bimbo tra i 3 e i 5 anni con i pantaloncini blu e una maglia rosa è stato ritrovato dalla Guardia costiera greca. Non è chiaro però a quando risalga la morte. Solo ieri sera il corpicino di un neonato, in avanzato stato di decomposizione, era stato ritrovato semopre a Kos. Secondo le autorità greche il bimbo, di età stimata tra i 6 e i 12 mesi, sarebbe caduto da un gommone durante uno dei viaggi della speranza.
I due episodi ricordano quello di Aylan Kurdi, il piccolo di tre anni trovato morto su una spiaggia di Bodrum, in Turchia, e la cui foto è diventata il simbolo dell'emergenza migranti. Solo nell'ultimo weekend, la Guardia costiera greca ha condotto 57 operazioni nell'Egeo, salvando 1.743 migranti.
LIBIA - Da martedì i volontari della Luna Crescente hanno recuperato 85 cadaveri di migranti in stato di avanzata decomposizione sulle spiagge vicino Tripoli, in Libia. Secondo il portavoce Mohamed al-Misrati, 75 corpi sono stati trovati vicino alla capitale libica mentre altri 10 sono stati recuperati a Sabrata, 70 chilometri a ovest. I guardacoste libici, inoltre, hanno reso noto di aver soccorso 212 migranti che si trovavano su due barconi al largo delle coste libiche. "Siamo stati informati della presenza di due grandi barconi al largo della costa di Garabulli", ha spiegato un ufficiale, aggiungendo che tra i migranti soccorsi vi sono 22 donne, soprattutto senegalesi e sudanesi.