Mercoledì 24 Aprile 2024

Sos caldo: i ghiacciai fondono con due mesi di anticipo

Gli esperti: "A metà estate sono già state raggiunte le condizioni di fusione della neve e del ghiacciaio che negli ultimi anni si potevano osservare solamente a fine settembre"

La parva, vicino a Santiago del Cile: paragone tra giugno 2008 e giugno 2009 (Afp)

La parva, vicino a Santiago del Cile: paragone tra giugno 2008 e giugno 2009 (Afp)

Roma, 3 agosto 2015 - Allarme clima per i nostri ghiacciai: il caldo anomalo delle ultime settimane - che tornerà a imperversare proprio domani -  li fa fondere con due mesi di anticipo rispetto alla norma.  "A metà estate sono già state raggiunte le condizioni di fusione della neve e del ghiacciaio che negli ultimi anni si potevano osservare solamente a fine settembre", sottolinea la Fondazione montagna sicura, che sta svolgendo i rilievi per il bilancio di massa dei ghiacciai di Petit Grapillon (M. Bianco), Rutor (La Thuile) e Grand Vallon e Timorion (G. Paradiso). Il 2015 sarà "un anno fortemente negativo per i ghiacciai valdostani".

 E non solo per quelli: più in generale la superficie dei ghiacciai ha raggiunto il limite minimo mai registrato da 120 anni a questa parte (quando cioè sono iniziate le misurazioni) con uno scioglimento accelerato nel primo decennio del XXI secolo, risulta anche da uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Journal of Glaciology.  Attualmente i ghiacciai perdono dai 50 ai 150 centimetri di spessore all'anno (guarda la foto): oltre il doppio rispetto alla media registratasi nel XX secolo.

Dal fronte mare, nonostante l'emergenza a Orbetello, il sindaco ha reso noto che non esiste alcun problema per la balneazione: l'acqua "gode di ottima salute".

GAS SERRA, IL PIANO OBAMA - Con l'annuncio di Barack Obama di una limitazione "senza precedenti" delle emissioni di gas serra, la lotta ai cambiamenti climatici entra ufficialmente nella campagna elettorale americana. Il piano preannunciato dal presidente è stato accolto con entusiasmo da Hillary Clinton, favoritissima nella corsa alla nomination democratica e, al momento, anche alla successione di Obama: "E' un buon piano e lo difenderò quando diventerò presidente", ha assicurato l'ex segretario di Stato, secondo la quale i repubblicani invece "non riusciranno a proporre una soluzione credibile". Sull'altro fronte, uno dei candidati alle primarie repubblicane Marco Rubio, ha criticato il piano di Obama, prevedendo che causerà "un aumento del costo dell'elettricità per milioni di americani", senza peraltro frenare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici.

Anche secondo Jeb Bush, altro candidato repubblicano, "i cambiamenti climatici non saranno risolti penalizzando l'economia". Il vero cambiamento, aggiunge Bush, è "come si fa a crescere e a prosperare per favorire le innovazioni e darci le risorse di cui abbiamo bisogno per risolvere i problemi come questo".

I BOLLENTI 'BOLLINI' - E col caldo torrido tornano anche gli Sos bollino rosso del ministero della Salute. Secondo l'ultimo bollettino delle ondate di calore pubblicato on line dal ministero della Salute, domani in otto città italiane (Bari, Cagliari, Campobasso, Latina, Palermo, Perugia, Reggio Calabria e Roma) scatterà l'allerta di "livello 3", il più elevato ("bollino rosso"). Mercoledì 5, l'allerta di "livello 3" riguarderà dieci città, visto che alle otto di domani si aggiungeranno Bolzano e Viterbo.  L'allerta di "livello 2" ("arancione") riguarderà domani Bolzano e Viterbo, dopodomani Brescia, Frosinone e Rieti. Il record della temperatura percepita è previsto a Cagliari, con un picco di 40 mercoledì.