La meningite ora fa paura agli adulti. L'ipotesi: antibiotico per un milione

E’ la nuova ipotesi che divide gli esperti. Martedì summit a Roma per discutere delel priorità: vaccini, portatori sani, estensione della vaccinazione gratuita

L’epidemia di questi giorni mette in discussione anni di tesi scientifiche

L’epidemia di questi giorni mette in discussione anni di tesi scientifiche

Firenze, 7 febbraio 2016 - La meningite fa sempre più paura. L’aggressiva variante "st11" del terribile batterio meningococco di tipo C sta spiazzando gli epidemiologi. Soprattutto perché colpisce in fasce di età solitamente meno a rischio contagio come gli adulti, i giovani adulti e gli anziani, mettendo in discussione la letteratura scientifica sin qui prodotta e ribaltando le statistiche degli studi sulle modalità e i luoghi di trasmissione del germe. Che ha colpito anche il 75enne di Ponte a Egola ricoverato in terapia intensiva a Empoli: è in gravi condizioni a causa di una sepsi.

Con questo, in Toscana salgono a 49 i casi di infezione causata da meningococco – di cui 40 di tipo C – da gennaio 2015, con 9 decessi (di cui 8 riconducibili al ceppo C e uno al B). Un’epidemia cui la Toscana, insieme all’Istituto superiore di sanità, risponde con una task force. Che martedì si riunirà a Roma per affrontare le questioni più urgenti, in attesa di avere in mano i risultati degli studi epidemiologici avviati: il più significativo, per capire la quantità di portatori sani e diffusori, metterà a confronto le risposte che arriveranno dai 300 campioni rilevati con tampone faringeo nell’area fiorentina e i 500 dell’Empolese, le zone più colpite dal meningococcco C, con quelli che si stanno effettuando tra Siena e Grosseto, le province toscane rimaste praticamente immuni dal contagio.

Al primo punto il reperimento dei vaccini: le scorte sono in via di esaurimento. Solo nel 2015 la Toscana ha vaccinato 400mila persone, utilizzando una quantità di dosi che normalmente sarebbe stata sufficiente per dieci anni.

L’Aifa sta autorizzando una partita di 50mila vaccini, ma non si arresta il rastrellamento dei magazzini delle farmacie d’Europa. L’obiettivo della Toscana è vaccinare gratuitamente tutta la popolazione fino ai 45 anni, prioritariamente nelle zone maggiormente colpite. Ma dopo gli ultimi casi e i recenti decessi, tutti in fasce di età superiori ai 70 anni, l’intenzione sarebbe quella di allargare la fascia di popolazione da vaccinare gratuitamente fino ai 55. Al massimo fino ai 58. Dopo quell’età non esistono studi scientifici che garantiscano l’efficacia del vaccino che rientra quindi tra gli off-label.  Esponendo da una parte la Regione a un’eventuale richiesta di spiegazioni da parte della Corte dei Conti e dall’altra i cittadini alla somministrazione di un prodotto mai testato precedentemente.

Si sta anche pensando di far firmare una liberatoria a quanti, sopra ai 55 anni, vogliano sottoporsi alla vaccinazione. Mentre si pensa a come ridurre il numero di portatori sani: c’è una controversa ipotesi che vede azzuffarsi epidemiologi e virologi. L’idea sarebbe somministrare, in un unico giorno, una pastiglia di antibiotico (ciprofloxacina) quasi a un milione di toscani, nell’area di maggior diffusione del germe (frenano i pericoli di sviluppo di farmacoresistenza e di effetti collaterali).

Intanto, nei prosismi giorni la Regione dovrebbe inviare una circolare ai medici di famiglia per dare indicazione di somministrare antibiotici ai primi sintomi e fastidi rinconducibili a un’eventuale meningite.