Martedì 23 Aprile 2024

Maxi-frode tra Puglia e Calabria, venduto falso olio d'oliva italiano e biologico: 16 arresti

Sotto accusa imprenditori pugliesi accusati, con la complicità di indagati calabresi, di aver trasformato olio di oliva comunitario in 'olio 100% italiano biologico'

Olio d'oliva (Newpress)

Olio d'oliva (Newpress)

Roma, 24 luglio 2014 - Olio venduto senza regole: i militari della Guardia di finanza stanno eseguendo 16 ordinanze di custodia cautelare, di cui due in carcere, nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Trani.  Il giudice ha anche ordinato il sequestro preventivo di 16 aziende coinvolte nella illecita commercializzazione fraudolenta di olio di oliva.

In sostanza sono state smantellate tre associazioni per delinquere che gestivano un giro d'affari illecito stimato in 30 milioni. Sotto accusa imprenditori pugliesi accusati, con la complicità di indagati calabresi, di aver trasformato olio di oliva comunitario in 'olio 100% italiano biologico'

All'indagine della Gdf hanno partecipato uomini dell'ispettorato repressione frodi di Roma e Bari del ministero delle politiche agricole e dell'Agenzia delle Dogane. L'inchiesta ha accertato che le tre presunte organizzazioni criminali pugliesi - due delle quali facevano capo a uno stesso imprenditore andriese - si sono avvalse della complicità di imprese che commercializzano olio di oliva in Puglia e in diverse città della Calabria.

A queste imprese era affidato il compito - secondo il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo, e il pm inquirente Antonio Savasta - di fornire false fatture attestanti fittizi approvvigionamenti di olio extravergine di oliva prodotto in Italia necessari 'cartolarmente' a legittimare ingenti acquisti di olio proveniente, in realtà, dalla Spagna.  In sostanza, l'olio d'oliva comunitario veniva messo sul mercato come olio biologico 100% italiano, sfruttando il valore aggiunto delle menzioni riservate ai prodotti 'Made in Italy' e biologico.