Max Gazzè, a Bologna si parte col botto. "Il mio surf sulla cresta dell'onda"

Dopo l'anteprima di Pescara il cantautore romano è salito sul palco a Bologna per la prima data del suo tour 2016. Un successo da tutto sold out. Il nostro racconto della serata dietro e sotto il palco.

Max Gazzè in concerto a Bologna

Max Gazzè in concerto a Bologna

Bologna, 6 febbraio 2016 - Max Gazzè, la festa è cominciata per celebrare 20 anni di dischi. Con il concerto di ieri a Bologna, nel club Estragon, il cantautore romano ha dato il via ufficiale (dopo l’anteprima di Pescara a gennaio) al suo Maximilian Tour. Un successo già scritto, a giudicare dal sold out delle prime quattro città che lo ospiteranno, con date raddoppiate e il tris di Bologna dove l’appuntamento di ieri è stato solo l’inizio di un lungo weekend che vedrà Max esibirsi sotto le due le Due Torri fino a domenica. “Non navigo mai nelle aspettative – ci dice dal backstage poco prima di calcare la scena -. Mi aspettavo che qualcuno venisse al concerto, sì, ma non di triplicare. Sto vivendo un momento molto bello: sono 20 anni che faccio dischi per cui è bello festeggiare con un riconoscimento di pubblico”. Così il concerto, dedicato appunto in parte all’album d’esordio del ’96 Contro un’onda del mare e in parte al nuovo Maximilian, ha il sapore di una grande festa di musica e energia in cui gli invitati sono i 2.500 fan che riempiono la sala stracolma del club. A cui se ne aggiungeranno altrettanti questa sera, e poi di nuovo domani.

Il cantante- bassista sale sul palco poco prima delle 22, e scalda subito il pubblico con l’ultimo singolo, Mille volte ancora. Look semplice, camicia e pantaloni neri, con sotto una t-shirt grigia, Gazzè si muove da vero performer, davanti a una scenografia che fa da sfondo con schermi su cui appaiono video interattivi, giochi di luce e animazioni. I suoi successi ci sono tutti nella scaletta che è un alternarsi tra i suoi pezzi storici, il primo album e quello nuovo. Da Il timido ubriaco a Il solito sesso, La favola di Adamo ed Eva, L’uomo più furbo, Vento d’estate, Una musica può fare che chiuderà la serata, il pubblico canta a memoria tutto il repertorio. Un mix eterogeneo, tra volti attempati di chi lo ha seguito per questi 20 anni di carriera e giovani fan degli ultimi successi, che 20 anni fa quasi ancora non erano nati.

 

Ci si emoziona sulle note di Mentre dormi, colonna sonora del film Basilicata Coast to Coast, in cui Gazzè debuttò come attore. Ci si scatena nelle danze sulle note delle hit degli ultimi anni. A partire da La vita com’è, per settimane tormentone delle radio, con il video campione di visualizzazioni su Youtube (13milioni) che scorre dietro sugli schermi. E poi con Sotto casa, quando in scena spunta un cardinale di rosso vestito. Il brano che Gazzè presentò a Sanremo nel 2013 fu subito un successo. Ma dunque Sanremo funziona ancora come vetrina? "Sì, è ancora un trampolino di lancio - ci spiega -. Anche se ora, con l'avvento dei talent non è più l'unico. Ma anche per chi va a XFactor, l'obiettivo finale è andare a Sanremo. Per l'importanza culturale che ha, rimane una grandissima vetrina. A me ha sempre portato fortuna: ci sono andato quattro volte, tutte le volte il brano che ho presentato è sempre stato un successo. Per cui sono grato al Festival e a tutto quello che è capitato durante e dopo".  

I pezzi di Contro un’onda del mare, durante il concerto, sono introdotti da un video divertente montato con immagini del 1996. E ora che Max l’onda la cavalca con successo, guarda ai prossimi 20 anni. “Mi auguro di continuare a fare quello che ho fatto finora – spiega – Anche se non so quanto vorrò navigare sulla cresta dell’onda. Ora mi piace esserci, ma è come fare surf: c’è il momento in cui l’onda finisce e devi trasportare te e la tua tavola nuotando verso la prossima”.