Massa Carrara, 1° maggio 2014 - C’ERA anche Emilio Ricci ieri pomeriggio all’incontro che si è svolto nella sede della Regione a Firenze, organizzato per cercare di arrivare a una soluzione condivisa sulla ‘questione Eaton’. L’imprenditore, proprietario della Iglom e intenzionato ad acquisire l’area della Eaton, ha spiegato ai suoi interlocutori il suo progetto, spiegando, fa sapere Alessio Castelli della Fiom, «le urgenze e le difficoltà che deve affrontare e che rendono difficile la trattativa. La partita non è chiusa. Al contrario — prosegue — , direi che è entrata nella sua fase più delicata e fino a che non sarà conclusa permane la nostra preoccupazione». La preoccupazione è quella di riuscire ad assicurare che all’acquisiazione dell’area corrisponda l’assunzione di 70 lavoratori. «Ricci ha confermato il suo interesse per l’area — ha aggiunto Castelli —, ma il cammino è ancora lungo e non può e non deve esserlo».

SEMBRA che a rallentare la trattativa siano i lunghi iter burocratici a cui Ricci sarebbe costretto, il che penalizzerebbe le commesse che avrebbe dovuto rispettare. Sembra anche che i segnali non siano stati “distensivi” in merito alla questione dell’assunzione dei 70 lavoratori: «Siamo rimasti perplessi — ha confessato Paolo Gozzani (segretario Camera del Lavoro) — quando Ricci ha colpevolizzato la burocrazia ed ha insinuato il dubbio che non siano necessari tutti quei lavoratori... E’ stato fatto un percorso — ha aggiunto Gozzani — che ha visto incontri, lotte, il coinvolgimenti delle istituzioni, della Regione, del Comune, del Ministero. La proposta di insediamento di Ricci ci ha fatto intravedere la luce in fondo al tunnel. Sembrava una possibilità concreta per almeno 70 di quei 340 lavoratori rimasti senza lavoro. Il suo arrivo sembrava il punto di partenza invece tutto è in forse: dipende dalle commesse, dal mercato...». Asl e Arpat saranno chiamate al tavolo per vedere di risolvere “i problemi burocratici” lamentati da Ricci. Sale la preoccupazione dei sindacati, che nell’incontro di ieri non hanno esitato a ribadire che «non si tratta di una mera operazione di compravendita finalizzata a fare impresa» e che l’acquisizione di quell’area avviene «all’interno di un percorso che ha visto la Regione e il Ministero spendere risorse; che ha visto modifiche a livello urbanistico e che prevedeva l’assorbimento di 70 lavoratori. Magari non tutti subito, ma devono essere settanta... Abbiamo bisogno di impegni precisi — conclude Gozzani. Attendiamo il piano industriale e non c’è rogito senza accordo sindacale». Intanto ieri in mattinata alcune centinaia di lavoratori hanno manifestato davanti alla prefettura di Firenze in occasione di un presidio unitario indetto da Cgil, Cisl e Uil. L’iniziativa, intitolata ‘Festa dei lavoratori... ma non per tutti’, era dedicata, è stato spiegato, «ai ritardi nell’erogazione della cassa integrazione in deroga che in Toscana coinvolge 25mila lavoratori, senza salario da otto mesi. E’ necessario — è stato aggiunto — che il governo metta immediatamente a disposizione le risorse già stanziate per la cassa integrazione a copertura degli ultimi mesi del 2013, quelle per i primi 4 mesi del 2014 e che provveda a stanziarne di nuove per garantire che tutto il 2014 sia coperto. Servono, per la sola Toscana, 100 milioni di euro».