Massa, 10 ottobre 2012 - Alluvione in Lunigiana: sono in arrivo oltre 13 milioni di euro di risarcimenti per le imprese. Lo annuncia la Regione Toscana, proprio all’indomani dell’intervento di una azienda di impianti elettrici di Aulla, che ha denunciato di trovarsi in forte difficoltà a causa della mancata erogazione degli aiuti promessi.

Ma a quanto pare proprio ieri il presidente della Regione e commissario per la ricostruzione Enrico Rossi ha firmato l’ordinanza con cui si approva l’elenco delle domande ammesse a contributo: i risarcimenti saranno erogati a 289 imprese. Nelle prossime settimane, dopo la pubblicazione dell’ordinanza, sarà Fidi Toscana ad avviare le pratiche per la liquidazione dei contributi alle imprese.

"E’ un altro passaggio importante nel lavoro di ricostruzione - sottolinea il presidente Rossi -. E’ stato un anno durissimo per le aziende di quest’area che oltre ad affrontare una situazione di crisi economica complessiva hanno dovuto anche occuparsi di ripristinare impianti o attrezzature e di far ripartire l’impresa dopo il disastro. Mi auguro che questi risarcimenti rappresentino una spinta a affrontare e superare questa fase così difficile".

La misura riguarda tutte quelle imprese e i titolari di partita Iva che erano stati colpiti dalla tragica alluvione subendo gravi danni alle strutture, ai macchinari, ai mezzi e alle scorte. Erano state 315 le imprese e i titolari di partita Iva che avevano presentato domanda di risarcimento.

Di queste, a seguito dell’istruttoria condotta da Fidi Toscana, 289 hanno dimostrato di avere i requisti per poter accedere al contributo per un importo esatto di 13 milioni e 362.000 euro. In virtù dei fondi resi disponibili è stato possibile attribuire a tutte le imprese ammesse la quota massima prevista dall’ordinanza e cioè il 75% di contributo in conto capitale per impianti, strutture, macchinari, attrezzature, autovetture e motocicli e il 30% per le scorte.

A denunciare i gravi disagi per la mancata erogazione dei risarcimenti erano stati, ieri sul nostro giornale, i titolari della Seal di Aulla, Ivano e Daniele Confetti (padre e figlio), disperati a tal punto da non escludere l’ipotesi della chiusura e del licenziamento del personale. Anche la Seal, piccola impresa a conduzione familiare che opera nella realizzazione di impianti elettrici, il 25 ottobre 2011 è stata devastata dall’alluvione, perdendo magazzino e automessi; è ripartita con le sue forze ma i risarcimenti sono necessari per non affogare.

Anche perché nel frattempo la ditta ha effettuato lavori di somma urgenza nei container che ospitano la scuola media ma ad oggi, a 10 mesi di distanza, sono ancora in attesa di essere pagati dal Comune.