- MASSA -

Il pellegrinaggio composto e silenzioso verso la piccola chiesa di S. Antonio Abate a Canevara è iniziato già nei giorni scorsi.  Sono centinaia le persone che arrivano al piccolo paese sopra Massa da tutta Italia per vedere dal vivo il volto di Gesù, che sta facendo il giro dei siti internet, dei giornali on line e dei blog. "Più lo guardi, quel viso e più lo riconosci - dicono dalle panche della chiesa i fedeli - ; sembra come tridimensionale. Come se il volto stia uscendo dal velo colorato". Sono per lo più fedeli, anche se non mancano i semplici curiosi: lo si capisce perché tutti, una volta entrati nella chiesa, si fermano un momento sul fondo, guardano il volto sulla destra dell’altare, poi si avvicinano e dicono una preghiera. Qualcuno piange, in molti fanno fotografie e riprese. Ci sono tante donne anziane e tanti bambini. Una donna porta un mazzolino di fiori. Dario Antoni, un parrocchiano tuttofare per la chiesa si è trovato a fare da “guida” all’interno della chiesa. La gente gli si avvicina, gli chiede spiegazioni, notizie sulla chiesa, informazioni sull’accaduto. Il volto di Cristo si sarebbe mostrato durante la comunione della "Domenica in Albis", e ad accorgersene sarebbe stato un forestiero, un fotografo, che riguardando uno dei suoi scatti ha avuto un sussulto. Quella domenica in chiesa c’erano tanti ammalati, tanti anziani, perché la domenica in Albis, quella che segue la Pasqua, è prevista una grande benedizione e lo scambio dei dolci della Divina Misericordia, che portano i colori dei raggi di luce che escono dalle mani di Gesù benedicente, in un grande quadro posto sull’altare della chiesa.

Chi piange, chi prega, chi davvero non riesce a vederlo, e si dispera per questo. La piccola chiesa di S. Antonio Abate non ha mai visto così tanti visitatori. Un sacrestano ci dice che, al massimo, la domenica mattina, i fedeli saranno una quarantina. La chiesa è devota a Gesù della Misericordia, una delle poce in Italia. A Canevara si parla anche di una guarigione miracolosa di una bimba di 5 anni, affetta da esostosi, una patologia ossea, che spesso degenera in tumore nel 2001. La famiglia, secondo quanto racconta un parrocchiano, recitò per mesi la coroncina della divina misericordia, chiedendo l’intervento di Gesù. Gli esami radiologici successivi non trovarono più alcuna malformazione ossea nel corpo della bambina