Massa, 13 aprile - ASCOLTARE il jazz, “sentirlo” e riuscire a trasformarlo in musica. Rappresentare tutta l’aima del grande jazz, i volti, il vibrare delle note e dei cuori in quelle enormi tele verticali che ripensano quel mondo e lo ricostruiscono tramite la vigile coscienza formale dell’artista. E’ questa la strordinaria arte di Lorenzo D’Andrea, che sabato pomeriggio ha inaugurato, a palazzo Ducale, la sua mostra “Jazz in love”, che ha dato il via ufficiale alla rassegna “Primavera jazz”, con taglio del nastro insieme al sindaco Volpi, all’assessore alla Cultura Fiori e a Massimo Bertozzi che ha allestito la mostra, firmato la prefazione del catalogo e che è grande conoscitore della pittura di D’Andrea, che definisce “ridotta al minimo, sobria ed elegante, fatta di figure impastate d’ombra anche quando sono inondate dalle luci della ribalta”.
E LUI, L’ARTISTA, si gode in complimenti ed evita di parlare di sé, di spiegare la mostra, di raccontare la sua arte. “Dovessi parlare della mia pittura, dovrei parlarne bene” si limita a commentare sorridendo, prima di dire “grazie” a tutti coloro che credono in lui e che hanno voluto questa mostra che sarà visitabile, ad ingresso libero, fino al 4 maggio., festivi compresi. Con i ringraziamenti dell’amministarzione anche a Daniele Lucchesi: a lui si deve l’idea della mostra. L’inaugurazione della “parte musicale” della rassegna “Primavera Jazz” è in programma domani, alle 21,30, al teatro Guglielmi con il concerto del West Coast Quintet, composto da Paul McCandless, polistrumentista americano (oboe, corno inglese, sax soprano), Francesco Desiato, flauti, Marco Cattani, chitarre, Andrea Pellegrini, al pianoforte, Mirco Capecchi, contrabbassista, Michele Vannucci, batteria. Ma prima, nel pomeriggio, l’appuntamento è ancora con l’arte, un’altra forma d’arte, questa volta fotografica. Alle Stanze del Guglielmi sarà inaugurata (ore 17) la mostra di Giovanni Giannarelli, “Stand by jazz”: scatti in bianco e nero, rigorosamente su pellicola, che raccontano una storia lunga quindici anni e i tanti incontri ravvicinati del fotografo con i musicisti ritratti mentre si esibiscono ma non stanno suonando, quando sono sospesi sulle note.
IL SECONDO appuntamento con “Primavera Jazz” è con i Gatti Mezzi mercoledì 23 aprile, prosegue il 4 maggio con la musica contaminata da influenze classiche, etniche ed elettroniche di Paolo Fresu e Daniele Bonaventura e chiude il 9 maggio con la tromba del grande Enrico Rava ad impreziosire il progetto dei Living Coltrane ideato da Stefano Cantini.
Valentina Conte