Carrara, 19 giugno 2014 - E'  la presidente della commissione di maturità del liceo scientifico ed è stata condannata in primo grado a 4 anni e mezzo per sfruttamento della prostituzione. Succede al liceo «Marconi» di Carrara dove i ragazzi della sezione C hanno trovato in cattedra Rita Pigoni, un’insegnante in pensione accusata dal tribunale di primo grado della Spezia di aver affittato il suo appartamento a un giro di squillo straniere. La condanna risale a due anni fa e pende sulla testa della docente che ha fatto ricorso in appello per dimostrare la propria innocenza.


Assistita dall’avvocato Franco Perfetti, l’insegnante non è la prima volta che partecipa agli esami di maturità. Due anni fa, quando la vicenda trapelò, ci furono critiche da parte di insegnanti e genitori. Così il provveditorato di Massa Carrara puntò all’immediata sospensione della docente che, impugnato il provvedimento, fece ricorso con un articolo 700 e riottenne dal giudice del tribunale di Massa il reintegro. La motivazione nel fatto che per la presunzione di innocenza non si può parlare di colpevolezza fino al terzo grado di giudizio. Sentenza che ha distolto da ulteriori battaglie legali. Così ieri mattina i ragazzi dello scientifico avevano in cattedra un’insegnante sulla quale pende una condanna per 4 anni e mezzo dovuta allo sfruttamento della prostituzione. Dalle indagini sarebbe emerso che la prof affittava il suo appartamento come alcova, ricavandone 350 euro a settimana, oltre a 100 per le spese. Il contratto risultava intestato a una presunta badante brasiliana, che avrebbe dovuto pagare 350 euro mensili. In realtà, secondo l’accusa, quella cifra veniva consegnata alla professoressa tutte le settimane.


Gettano acqua sul fuoco dal provveditorato dove il dirigente Adelmo Pagni spiega che la nomina «è stata fatta dal ministero e il provveditorato l’ha acquisita non ricevendo alcuna segnalazione di incompatibilità. Già nell’anno scolastico 2011-12 si presentò lo stesso problema e la professoressa condannata venne rimossa e reintegrata dopo un ricorso d’urgenza. In quel caso non emerse alcuna contestazione sulla regolarità dell’operato e dello svolgimento della maturità che proseguì in un clima di assoluta serenità per gli alunni». Anche la preside dello scientifico Anna Rosa Vatteroni spiega: «l’azione di controllo non dipende da me. L’opportunità di fare il presidente non dipende dal diritto, ma dal singolo ed è quindi discrezionale. Confermo il gusto provinciale e pettegolo con cui si affrontano tali argomenti».