Aulla, 21 aprile 2014 - Ad uno hanno rubato la macchina, ad un altro sono entrati in casa e portato via la cassaforte. In una casa vicina hanno narcotizzato il cane perchè non si svegliasse e abbaiasse. Esasperati dai continui furti, molti abitanti di Serricciolo si sono ritrovati ai giardini del paese per organizzarsi nella vigilanza. Vigilanza che non è solo girare di notte in macchina, ma controllare lungo le strade se ci sono auto sospette, telefonarsi se si avvistano persone sconosciute e controllare ogni casa. Ed erano in tanti, tutti spaventai a morte. «Ormai non si dorme più — dice una signora — negli ultimi due mesi i furti si sono ripetuti. Entrano in casa nonostante gli impianti di allarme, rubano soldi e gioielli». «Mi hanno addormentato — racconta un giovane rumeno — hanno frugato ovunque, anche nei comodini vicino al letto e io non ho sentito nulla. Neppure il mio cane che ha dormito profondamente anche il giorno dopo».

In paese sono preoccupati sia quelli che non hanno ancora subito la visita dei ladri, sia gli altri, visto che i malviventi sono soliti tornare anche due volte nella stessa casa. «Molti di noi hanno figli — continua un 55enne — ci preoccupa l’idea che dei malviventi possano entrare nelle nostre case. E’ gente senza scrupoli». E così gli abitanti hanno deciso di perlustrare il paese ogni giorno ed ogni notte, sempre ad orari diversi.

«Abbiamo cominciato da poco siamo armati solo di torce, radioline e cellulari, ci scambiamo sms o telefonate per avvisarci gli uni con gli altri. Abbiamo intenzione di organizzare un coordinamento permanente, per controllare il paese e organizzare i turni, i volontari che si sono offerti sono oltre sessanta». Anche a Bigliolo si sono organizzati, grazie all’associazione volontari lunigianesi. Ogni giorno hanno identificato le persone che entravano o uscivano dal paese, segnando quelle che conoscevano. I numeri di targa degli sconosciuti invece venivano comunicati ai Carabinieri, coi quali gli abitanti vogliono collaborare. E proprio ieri un uomo si è spaventato molto, visto una macchina sospetta l’ha seguito fino a casa.

«Controllavano il paese — ha raccontato – e io ho subito avvisato i carabinieri». La solidarietà si fa sentire molto forte. «E’ un problema di tutti — dicono in coro — stiamo creando una rete. Noi non molliamo, un aiuto arriverò dalle forze dell’ordine. Non si dorme più, anche solo sentire l’abbaiare di un cane ci spaventa a morte».

Monica Leoncini