Massa, 18 aprile 2014 - La dirigenza Massese lascia in blocco e da fine campionato riconsegnerà la società bianconera all’amministrazione comunale. Un fulmine (bello grosso...) ha squarciato il sereno proprio all’indomani del derby con la Lucchese che ha riportato allo stadio degli Oliveti un migliaio di spettatori dopo tanto tempo. Non è una novità in assoluto che la società bianconera rassegni le proprie dimissioni in blocco. Anzi, nel recente passato atti del genere sono stati quasi all’ordine del giorno, ma a stupire stavolta è la tempistica (mancano ancora due partite al termine della stagione più gli eventuali play off) ed il fatto che la comunicazione arrivi senza particolari avvisaglie preventive. In realtà la decisione era già avvenuta la settimana scorsa ed il sindaco ne era già stato informato.

«Il consiglio di amministrazione della US Massese 1919 srl — si legge nella lettera inviata dalla societànelle persone di Giorgio Turba, Gianfranco Garavaglia, Andrea Barotti, Franco Pierucci, Roberto Mussi, Francesco Battistini, Roberto Giovannelli, Agas Baldi e Simone Michelucci comunica che nella riunione tenutasi mercoledì 9 aprile ha ritenuto concluso questo ciclo e di conseguenza si è deliberato di rimettere le sorti della US Massese 1919 nelle mani dell’amministrazione comunale a partire dal 7 maggio, quindi alla fine dell’attuale stagione agonistica. Il Cda precisa che verranno mantenuti tutti gli impegni economici assunti per questa stagione con la solita precisione e puntualità e che quindi la società verrà riconsegnata con tutti i conti ed i bilanci in perfetto ordine. La decisione è stata maturata a seguito dell’analisi delle (purtroppo) numerose problematiche incontrate durante questa stagione e di quelle che si presenteranno nell’immediato futuro e, precisamente, nei prossimi 3 anni ossia nell’arco di tempo minimo necessario per gestire le attività di rifacimento dello Stadio comunale; affrontare e gestire i problemi pratici che i lavori di rifacimento comportano sull’attività sportiva; far fronte ai significativi impegni economici per la gestione ordinaria della società, in un momento in cui le risorse necessarie non possono più essere sottratte alle nostre aziende con la spensieratezza di un tempo. La tempestività di questa nostra decisione, peraltro non facile e sofferta, nasce dal desiderio che eventuali forze nuove interessate alla Massese Calcio possano attivarsi e prenderne possesso in previsione degli impegni futuri con l’augurio che possano emulare se non migliorare quanto fatto in questi due fantastici anni».

Ha lasciato il segno, dunque, quest’annus horribilis in cui la Massese ha dovuto barcamenarsi per diverse gare fra campi di fortuna in attesa che lo stadio comunale venisse ripristinato, seppur con una capienza molto ridotta. Una situazione che non è ancora risolta visto che si sta giocando con una deroga che la Lega non rinnoverà nella prossima stagione. Ci sarà bisogno di nuovi lavori per mettere a norma l’impianto sportivo una volta per tutte ma il disimpegno dell’attuale dirigenza non è riconducibile solo a quest’aspetto.

«Ad oggi non ci sono più le condizioni per andare avanti — aggiunge il presidente Giorgio Turba — ma non è una questione di rapporti con l’amministrazione o di stadio. Semplicemente i costi sono troppi ed i tempi si sono fatti più duri, per cui ognuno deve fare le giuste valutazioni. Qualcuno che subentri sono convinto che si troverà senz’altro. Noi comunque onoreremo come al solito tutti i nostri impegni lasciando la società senza un euro di debito e cercando di fare il massimo sia in campionato che nei play-off». Per la massima società di calcio cittadina si apre dunque un altro momento di incertezza. Non sarà facile in una congiuntura economica del genere trovare imprenditori pronti ad investire ed a rilevare questa gloriosa ma anche onerosa eredità.

Gianluca Bondielli