Massa, 10 aprile 2014 - PIAZZA MERCURIO, tamburi e sberleffi. Spopola su Youtube il video postato da Alessandro, un cittadino irritato per quella festa improvvisata sabato scorso in piazza Mercurio, in barba ai serrati controlli e al patto per la notte. Ancora più eloquente è la presentazione di quei cinque minuti di “girato”: “Residenti ed istituzioni sotto scacco e ridicolizzati da 10-15 contestatori: tamburi, chitarre, striscione e birra a gogo... dalle 23 alle 2,30”, ha scritto l’autore del filmato, aggiungendo il suo sdegno: «Questa è come viene intesa la movida ed il patto tra gentiluomini: faccio quel che voglio, dove voglio. Lo striscione appeso in piazza minaccia: “Se ci togliete la notte, questa diverrà il vostro incubo”. Le forza dell’ordine non possono o non vogliono intervenire. Restiamo a vedere. W il far west», conclude Alessandro.
 

NON È IL PRIMO video che Alessandro pubblica in rete sulla vita notturna massese per dimostrare che, per i residenti, la movida crea grandi disagi. Ma quello girato sabato scorso, va ben oltre. La “notte” massese non è quella. I ragazzi in piazza sapevano bene cosa stavano facendo e lo stavano facendo per protestare contro quella che chiamano la ghettizzazione dei cittadini, divisi fra quelli di serie A, residenti nel centro storico, e quelli di serie B, residenti in periferia dove, al contrario, tutto è potenzialmente lecito. Lì i controlli non sembrano essere così serrati. Quei ragazzi in piazza, in realtà, non facevano niente di male: bevevano, cantavano, chiacchieravano. Sarebbe stato un dopo-cena come tanti altri, se non fosse andato in scena per sfidare ogni divieto, ogni ordinanza, ogni controllo: basti pensare che mentre è in corso la festa è passata una volante della polizia. Non si è fermata. Gli agenti non hanno posto fine alla protesta, alla musica, all’alcol che scorreva a fiumi, nonostante ci sia un’ordinanza sindacale che vieta di consumare e abbandonare in luogo pubblico bevande di qualsiasi genere contenute in bottiglie di vetro o in lattine. A poche centinaia di metri di distanza, in piazza Bertagnini, si era appena consumata una lite fra adolescenti senza che nessuno la fermasse.