Massa, 8 aprile 2014 - “Appaltopoli” nel carcere di Massa: si è concluso con tre condanne il processo a carico di Salvatore Iodice, 65 anni, ex direttore dell’istituto di pena, Salvatore Cantone, 56 anni, già contabile dell’istituto di reclusione, e Stefano Tendola, 56 anni, in qualità di geometra del provveditorato delle opere pubbliche.

La sentenza è stata emessa ieri sera poco dopo le 20 dal collegio giudicante (Giovanni Sgambati, Antonia Aracri e Fabrizio Garofalo) dopo circa 4 ore di camera di consiglio. A Iodice sono stati inflitti 6 anni di reclusione, con interdizione perpetua dai pubblici uffici; a Cantone un anno e 6 mesi di reclusione, con interdizione dai pubblici uffici di pari durata con sospensione condizionale della condanna; a Tendola due anni e interdizione dai pubblici uffici di pari durata con sospensione condizionale della condanna. Tutti e tre sono stati inoltre condannati al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere durante la custodia cautelare e al pagamento del risarcimento dei danni alla parte civile, ossia il Ministero della giustizia, in una misura da stabilirsi in separato giudizio.

In sostanza, il tribunale ha giudicato gli imputati penalmente responsabili soltanto per una parte dei capi di imputazione a loro contestati dal pubblico ministero Rossella Soffio, e li ha invece assolti per altri o per non aver commesso il fatto o perché il fatto non sussite. Nella requisitoria il pm aveva infatti chiesto condanne più severe: 10 anni per Iodice, 5 per Cantone e 3 per Tendola. La difesa, in particolare l’avvocato Riccardo Balatri, che ha assistito Iodice, aveva invece chiesto l’assoluzione per tutti i capi di imputazione.