Massa Carrara, 5 aprile 2014 - Sono quattro gli elicotteri, due dell’Aeronautica Militare, uno della Marina Militare e uno dei Vigili del fuoco che stanno partecipando, assieme ai soccorritori di terra del Soccorso Alpino, alle ricerche del bimotore scomparso ieri mattina dai radar mentre sorvolava l’Appennino Tosco Emiliano nei pressi del Passo del Cerreto tra le province di Massa Carrara e Reggio Emilia. Lo rende noto l’ufficio stampa dello Stato Maggiore dell’Aeronautica che precisa che nell’area delle ricerche le condizioni atmosferiche sono critiche a seguito della nevicata notturna e della foschia e nebbia che ostacolano le manovre dei velivoli che non possono abbassarsi oltre una certa quota.

Le ricerche interessano un raggio di circa 9 chilometri dalla celle telefonica di Collagna (Reggio Emilia) che ha agganciato per l’ultima volta il cellulare del pilota tedesco. Due costoni rocciosi e poi una fitta vegetazione rendono le operazioni ancora più laboriose. E’ la zona del monte La Nuda, cima dell’Appennino Tosco Emiliano di 1.895 metri di altezza e della Cima Belfiore alta 1.810 metri dove poco sotto la vetta  arrivano le seggiovie che servono la località sciistica di Cerreto Laghi.

Diventa difficile individuare eventuali rottami dell’aereo, un Piper 30 decollato ieri mattina dall’aeroporto di Genova con a bordo il pilota tedesco Hardy Kalitzi di 58 anni e diretto ad Eberswalde vicino a Berlino. Le ricerche in queste ultime ore si sono concentrate nella zona di Fivizzano e Casola nel territorio della provincia di Massa Carrara. L’Aeronautica ha precisato che sono attualmente impegnati quattro elicotteri tra cui un Pelican HH-3F dotato di visori notturni e arrivato dall’85° Centro Sar di  Pratica di Mare, un HH-139A proveniente da  Cervia (Ravenna) e  un NH-90 della base della Marina Militare di Luni (La Spezia) oltre ad un Agusta Bell AB 206 dei vigili del fuoco. I mezzi utilizzano le basi di Luni e di Pisa per i rifornimenti. A Castelnovo Ne’ Monti (Reggio Emilia)  è stata allestita una unità radiomobile. Le ricerche sono coordinate dalla base aerea di Poggio Renatico (Ferrara), centro radar e sede del Comando operazioni aeree dell’Aeronautica Militare e del Deployable Air Command ad Control Centre della Nato.