Massa Carrara, 5 aprile 2014 - “TUTTO bene, appena sorvolo Bologna chiamo Milano”: sono state queste le ultime parole del pilota di un Piper 30 scomparso ieri mattina dai radar e forse precipitato sui monti dell’Appennino Tosco Emiliano tra Sassalbo e Collagna al Passo del Cerreto. A bordo del velivolo, decollato dall’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova e diretto a Eberswalde vicino a Berlino c’era un pilota tedesco di 58 anni, Hardy Kalitzi. L’ultimo contatto radio ieri mattina alle 11,10 quando ha parlato con la torre di controllo di Milano che gli aveva chiesto di inserire un codice, operazione fatta. Poi, all’improvviso, una ventina di minuti dopo, alle 11,28, la scomparsa dai radar. Sono subito scattate le ricerche che si sono protratte per tutto il giorno e fino a tarda sera con l’impiego anche di un elicottero dell’Aeronautica decollato da Pratica di Mare e dotato di visori notturni. Ma il Piper 30 sembra svanito nel nulla: si ritiene che si sia schiantato nella zona dell’Appenino Tosco Emiliano, tra le province di Reggio Emilia e Massa Carrara. A bordo c’era solo il pilota, di nazionalità tedesca, molto esperto: l’aereo non è di sua proprietà ma di un industriale statunitense e l’uomo aveva il compito di trasferirlo, a tappe, a New York. E’ stata la base ‘SAR’ del soccorso aereo di Poggio Renatico (Ferrara) a dare l’allarme dopo aver perso il segnale radar del velivolo, convogliando le squadre di ricerca, composte dal Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico di tre regioni, dai carabinieri e dalla Marina Militare nella zona del Passo del Cerreto, con ricognizioni sono estese ad entrambi i versanti del crinale.

IL CELLULARE del pilota, secondo la ricostruzione fatta dall’ufficiale dell’Aeronautica colonnello Emidio Peroni, in servizio alla base aerea di Poggio Renatico, ha agganciato la cella di Collagna, nel Reggiano, nei pressi del passo del Cerreto. “Stiamo cercando l’aereo — ha detto il colonnello — in un raggio di nove chilometri dalla cella telefonica di Collagna dove crediamo sia caduto”. Sulla zona per tutta la giornata c’era una visibilità scarsa. L’ufficiale, capo turno desk al Sar di Poggio Renatico, ha riferito che il bimotore era decollato ieri alle 10,53 dall’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova ed era diretto a Eberswalde, vicino a Berlino, per una tappa di trasferimento.
POI ATTRAVERSO Scozia, Islanda, Groenlandia e Canada, sarebbe dovuto arrivare a New York. Un “ferry flight” che il pilota tedesco aveva appena iniziato. Nella zona, c’era in quel momento scarsa visibilità, condizione che non ha favorito le operazioni di ricerca durante il pomeriggio. Tanto che l’elicottero della Marina Militare che era sul posto è dovuto rientrare a Luni perchè le condizioni climatiche sulla zona erano particolarmente avverse. Si è poi alzato poi in volo un elicottero AB 212 dell’85° Centro Sar dell’aeroporto militare di Pratica di Mare, vicino a Roma, dotato di visori notturni. A terra hanno operato tecnici delle stazioni di Soccorso Alpino dell’Emilia-Romagna, con squadre provenienti dalla stazione Monte Cusna di Reggio Emilia e stazione Monte Orsaro di Parma, del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano con la stazione Carrara-Lunigiana, e della Liguria, stazione di La Spezia. In un primo momento si era sparsa la notizia che a bordo del Piper vi fosse anche un passeggero. Invece era decollato solo il pilota che poi avrebbe fatto una sorta di giro turistico sorvolando su Portofino e le Cinque Terre. La scarsa visibilità sull’Appennino Tosco Emiliano potrebbe averlo tratto in inganno. Forse volava troppo basso e si è schiantato contro la montagna. Sembra questa l’ipotesi più credibile visto che il pilota non ha mai segnalato avarie, né lanciato sos. Il pilota era arrivato a Genova due giorni fa con un volo di linea. Il viaggio di ritorno, a bordo del Piper, purtroppo, ha avuto un tragico epilogo. Ieri sera verso le 22,30 le ricerche, anche a terra, sono state sospese per le cattive condizioni atmosferiche. Anche l’elicottero dell’Aeronautica è stato costretto a rientrare alla base di Luni. Le ricerche riprenderanno alle prime luci dell’alba.