Massa, 13 marzo 2014 - Una campana ha ottenuto l’assegnazione di un alloggio Erp, ma nel suo paese di origine, Afragola, è proprietaria di un’intera palazzina. Un’altra famiglia — padre, madre e due figli — ha dichiarato un’unica entrata mensile di 900 euro, ma sono riusciti a godersi un intero mese di vacanza estiva in una capitale europea, mentre un uomo ha debiti con l’Erp per migliaia di euro, ma si è comprato un suv dal valore di 75mila euro ed una dichiarazione dei redditi da 100mila euro. Con il passare dei giorni emergono dettagli sulla truffa che in tanti hanno messo a segno ai danni dell’Erp e, indirettamente, dell’intera comunità. In particolare, di quelle famiglie che avrebbero davvero bisogno di un alloggio di edilizia popolare.

Sono ventuno le persone denunciate fra Massa, Carrara, Aulla e Filattiera fino al maggio scorso (ma le indagini continuano) dai carabinieri del nucleo provinciale investigativo. Pesanti le accuse mosse a vario titolo: truffa, truffa in concorso, false attestazioni in autocertificazione e falsa certificazione in atto pubblico. Lo scopo della truffa, stando alle indagini, era ottenere l’assegnazione, il riscatto o la conferma dell’alloggio senza averne i requisiti. Talvolta per risparmiare, talvolta per guadagnare subaffittando l’appartamento. Uno delle persone denunciate pretendeva, rigorosamente in nero, il doppio della pigione dovuta all’Erp e c’è anche chi, moroso con l’ente, ha ristrutturato un magazzino alla Partaccia e lo ha trasformato in un trilocale con giardino. Pronto per essere dato in affitto. E c’è stato anche chi ha dichiarato di avere tre figli (e non due) all’unico scopo di ottenere un appartamento più grande.

Le indagini sono partite quando i militari hanno denunciato per reati legati alle sostanze stupefacenti una coppia e, indagando, hanno scoperto che i due vivevano in una casa popolare, ma che il loro tenore di vita, fra viaggi e vacanze, non era conciliabile con quanto attestato nella richiesta di assegnazione di un alloggio Erp. Così, è scattata l’indagine che è andata avanti a lungo, tra pedinamenti, appostamenti, controlli incrociati ed è terminata con il deferimento all’autorità giudiziaria di 21 persone. Al maggio scorso, si parlava di 5 famiglie massesi, tre di Carrrara e una di Montignoso.

A Carrara c’è stato chi è riuscito a stabilire la sede della sua società in un appartamento Erp, mentre a Montignoso nel mirino degli investigatori è finito un cittadino extracomunitario che ospitava stabilmente un parente senza la preventiva autorizzazione dell’Erp. Falsa attestazione in atto pubblico è l’accusa che ha colpito anche un cittadino di Aulla, mentre a Filattiera un uomo è stato denunciato per avere occupato abusivamente un alloggio popolare. A Massa è stato registrato un caso di subaffitto, le altre sembrano essere tutte per false attestazioni e false autocertificazioni, firmate allo scopo di ottenere la conferma dell’alloggio. Tutte le persone denunciate sono state segnalate all’Erp affinché avvii le procedure per la decadenza. Indiscrezioni raccontano che ci sono ancora casi “sospetti” e che i controlli non soltanto proseguiranno, ma saranno sempre più serrati e approfonditi.

Valentina Conte