Massa Carrara, 11 marzo 2014 - ARMI, che passione. Fucili e pistole chiuse in armadietti, cassaforti, cassetti pronte per essere spolverate, ammirate, mostrate. Ci sono gli appassionati delle caratteristiche tecniche dell'arma, coloro che ne conoscono la storia, ogni dettaglio, ogni funzione e ci sono quelli che cercano armi lavorate, decorate, intarsiate che sono vere e proprie opere d'arte. Poi, c'è chi ritiene opportuno tenere un'arma in casa “perché non si sa mai cosa può accadere”. In una sorta di “giustizia fai da te” che dovrebbe dare coraggio e che spesso crea problemi. Sono migliaia le armi presenti in provincia, anche se la movimentazione che c'è stata negli ultimi anni lascia intuire che gli appassionati siano molti di più.

Sono circa novemila le armi detenute in casa in questo territorio: armi regolarmente denunciate che non possono essere portate fuori dal luogo di detenzione se non previa autorizzazione. L'unico rischio è la tentazione di usarla in cui si casca quando si subisce, ad esempio, una rapina in casa. L'eccesso di legittima difesa, si sa, ha trasformato spesso in Italia la vittima di una rapina in un colpevole.

Ma tant'è. E' possibile detenere fino ad un massimo di 3 armi comuni da sparo, 6 armi sportive e un numero illimitato di fucili da caccia. Dopodiché si diventa collezionisti ed è tutta un'altra storia. E un'altra licenza. Dal 2011 ad oggi la movimentazione delle armi, nella provincia di Massa-Carrara, ha toccato quasi quota11mila e lo scorso anno è letteralmente dimezzata rispetto all'anno precedente. Nel computo non rientrano le armi risalenti a prima del 1975 perché fino ad allora non c'era l'obbligo di censirle. Ben differente è il discorso sul porto di fucile, richiesto per la caccia o ad uso sportivo, il cui primato spetta alla Lunigiana, dove vivono la maggioranza dei cacciatori della nostra provincia. Nell'ultimo triennio sono stati rilasciate, in tutto, 2327 autorizzazioni.

I cacciatori sono pressoché tutti uomini e non più giovanissimi, mentre i dati rivelano che sono tantissime le donne che imbracciano il fucile ad uso sportivo. Per questa licenza l'età media si abbassa, con i
poligoni frequentati da quella fascia di età che va dai 20 ai 40 anni.
Autorizzati a rilasciare le licenze sono il prefetto e il questore e lo fanno dopo aver analizzato il parere dell'Ufficio Armi della polizia amministrativa che effettua una vera e propria indagine su colui che
richiede il porto d'armi. Il primo impedimento è, ovviamente, quello dei precedenti penali dovuti a reati contro la persona e contro il patrimonio, ma anche il solo fatto di essere stati denunciati, ad esempio, per una lite
in famiglia, per stalking, per minaccia, può far sì che il questore ritiri un porto di fucile one rifiuti la concessione, e parimenti gli accertamenti sono estesi anche su chi vive in casa con l’appassionato, e che potrebbe sempre avere la possibilità di trovarsi a tu per tu con l’arma. Prevenire è meglio che curare. La cronaca, purtroppo, racconta che troppo spesso le liti in famiglia, ma anche di vicinato, finiscono in tragedia. Così, negli ultimi tre ani i porti di fucile a uso caccia revocati sono stati ben 41, con il 'picco' dello scorso anno arrivato a quota 13. Ben 26 sono state le licenze non concesse. La revoca del porto di fucile ai cacciatori, va detto, avviene spesso per violazione delle norme specifiche in materia di caccia: qualcuno, infatti, dimentica che esistono specie protette e limiti all'abbattimento, ad esempio, di alcuni volatili.Numeri simili anche per la licenza ad uso sportivo, con 21 revoche e 33 rifiuti. Non va dimenticato, tuttavia, che la cronaca del territorio provinciale racconta che gli omicidi e i tentati omicidi avvenuti dal luglio scorso ad oggi sono stati causati da proiettili sparati da armi non denunciate. Di questo sottobosco criminale che nasconde, forse nei garage, forse in qualche campo, armi illegali non è possibile fare stime, ma sembra che si tratti per lo più di armi rubate in qualche abitazione della provincia e che aMassa-Carrara non esista un “mercato nero” di revolver o semi automatiche.