Massa, 27 dicembre 2013 - «UNA SCENA agghiacciante, il culmine di una serie di episodi fino a oggi sottovalutati. Qua non si vive più». E’ lo sfogo di tanti involontari testimoni del duplice omicidio compiuto nel centro storico di Massa poco prima dell’alba del 25 dicembre. Vittime Andrea Fruzzetti, 23 anni, e l’amico Enrico Baria, 31, entrambi di Montignoso; in stato di fermo Andrea Mazzi, 21 anni, massese.

Chi abita nel cuore della città ha paura, mette sotto accusa la ‘movida’, racconta di vandalismi e liti frequenti, nel cuore della notte, fuori dei numerosi pub e circoli. «Sono sempre più pieni di avventori di ogni tipo — raccontano alcune signore —, non ci sono controlli né limiti di orari, le persone bevono, anche all’esterno dei locali, schiamazzano fino all’alba in strada, sulle scale del Duomo o negli androni dei palazzi e lasciano ogni tipo di immondizia».

Ma i gestori dei locali si difendono: la strage di Natale, spiegano, non ha nulla a che vedere con il normale via vai di giovani, si tratta di criminalità e poteva accadere ovunque. Tant’è che nei mesi scorsi episodi di crescente violenza — tali da far ipotizzare anche una ‘guerra tra bande’ — si sono registrati in zone periferiche del territorio e anche a Montignoso. Il punto della situazione verrà fatto stamani in prefettura, in una riunione straordinaria del Comitato per la sicurezza, alla quale, insieme alle forze dell’ordine, parteciperà il sindaco Alessandro Volpi, che la sera stessa di Natale ha anticipato il suo pensiero su Facebook: «Una violenza cieca e folle; tanto più criminale perché priva di senso. La nostra città non merita di essere scossa da queste tragiche vicende, che non ci appartengono e che rifiutiamo con la massima forza».

Volpi ha annunciato la volontà che siano adottate «le misure necessarie a riportare la tranquillità in città. Tutte le misure necessarie, senza sconti».
In questo potrebbero rientrare anche misure per regolare la ‘movida’ nel centro storico, in primis la somministrazione di alcolici, oltre alla richiesta di maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine e di massima collaborazione da parte dei gestori dei locali.

UN GIRO DI VITE lo chiede con forza l’associazione dei residenti del centro storico: «Qualcuno proverà a minimizzare — spiega il presidente Andrea Piccinini —, dirà che eventi come quelli accaduti siano indipendenti dalla movida alcolica e sia solo un caso che si siano verificati nel centro storico. Ma a nostro avviso così non è. Il clima degli ultimi mesi, caratterizzato da una completa assenza del rispetto delle regole e della legalità e da una desolante assenza di controlli notturni da parte delle autorità, non ha certo rappresentato un deterrente per chi aveva da manifestare unicamente la propria aggressività».
Sul duplice omicidio interviene via Facebook anche il presidente della Regione, Enrico Rossi: «Il procuratore, giustamente, parla di degrado culturale e di inconsapevolezza del male — spiega —. Abbiamo il dovere di riflettere. Nessun può tirarsi fuori. Tutti noi con questi fatti c’entriamo».