Carrara, 23 dicembre 2013 - “IO SONO ANDATO a fare da paciere, a cercare di soccorrere mio cugino che era stato colpito da un bicchiere e poi ferito con due colpi di coltello alle gambe; quel tizio si è scagliato anche contro di me, mi ha accoltellato all’addome e alla gamba e se sono vivo lo devo ai medici di chirurgia”: è ancora sotto choc ma può tirare un grosso sospiro di solievo, Marco Menchini, 31 anni, residente al Mirteto, dipendente di Tecnomar (l’azienda che ha rilevato Nca e costruisce yacht) ed ex calciatore dilettante di Portuale, Romagfnano, Marina di Pietrasanta e Montignoso, ferito da due fendenti che gli avrebbe sferrato, secondo le accuse, Giacomo Pucci, 26enne finito in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Quest’ultimo è stato catturato sabato sera alle 21 a Bonascola, vicino allo stadio di Carrara dopo un’intera giornata di ricerche. Teatro della sanguinosa lite il parcheggio esterno della discoteca Baraonda al Cinquale nella notte tra venerdì e sabato. Nella colluttazione è rimasto ferito anche Franco Pucci, 21 anni, abitante a Romagnano, cugino del Menchini.

NON CONOSCO l’aggressore — racconta l’ex calciatore dal suo letto nel reparto di chirurgia dell’ospedale di Carrara assistito da famigliari e amici — e mai mi sarei aspettato una reazione così devastante. Lui ha tirato un bicchiere di birra contro mio cugino Franco senza alcun motivo. Ho tentato di calmare le acque ma di tutta risposta mi sono ritrovato accoltellato. Una esperienza terribile, per fortuna l’intervento chirurgico è riuscito e posso raccontarla anche se ho avuto tanta paura”.

L’AGGRESSIONE è avvenuta verso le due di notte. Sabato sera il sostituto procuratore Rossella Soffio, titolare dell’indagine, ha disposto il fermo, per gravi indizi di delitto, di Giacomo Pucci che è stato trasferito in carcere. E’ accusato di tentato omicidio nei confornti dei due giovani massesi. Oggi dovrebbe comparire davanti al gip per l’udienza di convalida. Secondo quanto accertato dalla squadra mobile, guidata dal dirigente Antonio Dulvi Corcione, il doppio ferimento sarebbe scaturito per una violenta lite, per futili motivi, durante una serata in discoteca. Verso la fine, hanno spiegato gli investigatori, due dei tre soggetti sono venuti a diverbio per motivi non precisati e dopo una breve colluttazione nata ai bordi della pista da ballo, gli individui sono stati allontanati dall’interno del locale. La lite è continuata all’esterno del Baraonda dove uno dei contendenti ha estratto un coltello a serramanico colpendo dapprima uno dei ragazzi al corpo e subito dopo l’altro, intervenuto per sedare la lite. Nei confronti di quest’ultimo i fendenti sono stati indirizzati al torace; Menchini ha riportato il perforamento della pleura polmonare e ferite al fianco. E’ stato subito trasferito d’urgenza all’ospedale di Carrara in prognosi riservata mentre il cugino Franco Pucci è stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Massa con prognosi di dieci giorni. Ieri, per fortuna, le condizioni di Menchini sono migliorate. Appena accaduto il fatto di sangue è scattata la caccia al probabile aggressore che gli equipaggi della squadra mobile e della volante del commissariato di Carrara hanno intercettato sabato verso le 21 a Bonascola. Giacomo Pucci era alla guida di una Mercedes inseguita in via Piave e poi fermata vicino al quartiere di San Luca. La polizia ha fatto sapere che il 26enne è stato subito perquisito e trovato in possesso di alcune armi improprie.