Carrara, 16 novembre 2013 - «FACCIO la prostituta: anche mia figlia vuole farla per soldi facili. Sento di aver fallito come mamma»: è la dichiarazione choc rilasciata ai microfoni della giornalista Margherita Mazzarella di Ttnews di una mamma preoccupata dal destino di sua figlia. La donna, ovviamente ripresa di spalle e con la voce mascherata, si è sentita in dovere, visti gli ultimi fatti di cronaca delle baby squillo a Roma, di mettere in guardia tutte quelle ragazzine che pensano di fare soldi facili, magari vendendo il proprio corpo. E la prima ragazzina che la donna vuole mettere in guardia è proprio la figlia 16enne che, scoprendo la madre a fare il ‘mestiere più antico’ del mondo, non si è scandalizzata come la donna si aspettava, ma al contrario, ha accolto positivamente il secondo lavoro della madre, pensando che questa possa essere una scorciatoria per raggiungere un benessere economico.


LA MADRE, che ogni mattina svolge un lavoro part time, racconta il perché della decisione di diventare meretrice: «Purtroppo, a causa della crisi economica che in questi anni sta mettendo in ginocchio molte famiglie ho dovuto fare una scelta di vita difficile, quella di concedere sesso a pagamento. Non è stato facile arrivare a prendere questa decisione. Offro qualsiasi tipo di prestazione sessuale. Non lo faccio assolutamente in strada, non sono quel tipo di prostituta, il mio secondo posto di lavoro è casa mia. È tra le mura domestiche che offro l’amore in cambio di denaro. Inoltre lo faccio senza spargere troppo la voce, perché abitando in una città così piccola è facile immaginare la vergogna».


IL RACCONTO poi si sposta sulla famiglia della donna: «Ho una figlia di 16 anni, la quale è al corrente della mia scelta di vita. Non sono stata io a dirglielo, l’ha scoperto da sola. Al contrario di quanto potessi pensare, ha accolto positivamente la cosa. Inoltre mi ha detto che vuole farlo anche lei, nel senso che ha visto che sono soldi facili, ad esempio, per comprarsi l’Iphone, cosa che io non posso acquistarle, o per farsi le ricariche telefoniche del cellulare».

«DAL PUNTO di vista educativo — prosegue la donna con la voce sempre più emozionata — mi sento di aver fallito come mamma. Ho parlato degli ultimi fatti avvenuti a Roma riguardanti le baby prostitute con mia figlia: lei ha recepito la cosa con superficialità, ma c’era da aspettarselo, vista la sua giovane età». Quando la giornalista le chiede se possa avere paura che la figlia faccia il suo secondo mestiere senza dirglielo, la madre risponde rassegnata: «Certo, però occhio non vede cuore non duole. Spero che non lo faccia mai».