Viareggio, 31 ottobre 2013 - E’ iniziata all’ospedale Santa Chiara di Pisa ieri mattina l’autopsia sul corpicino di Ester, la piccola di 8 mesi tragicamente morta durante il viaggio di trasferimento dall’ospedale Versilia all’Opa di Massa. L’esame autoptico si è prolungato nella giornata per diverse ore e il pool di esperti e consulenti si rivedrà la prossima settimana per completare gli esami, soprattutto su cuore e polmoni, in quanto c’è bisogno di ulteriori accertamenti.

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Il pm Vito Bertoni della Procura di Massa ha nominato due esperti della materia come propri consulenti, il dottor Vincenzo Nardini, medico di anatomia patologica di Pisa e il dottor Enrico Chiappa, pediatra del Meyer di Firenze. Anche i genitori di Ester, tramite l’avvocato Fabrizio Miracolo, hanno nominato un loro esperto di fiducia, il dottor Alessandro Grazzini. Anche i sette indagati (i medici versiliesi Rosa Teresa Scaramuzzo, Luca Luporini e Raffaele D’Alessandro; i medici dell’Opa di Massa Roberta Mazzoni, Vittoria De Lucia e Pierantonio Furfori, più Luca Farnesi, presidente della Croce Verde di Lido di Camaiore) hanno nominato i loro esperti a garanzia delle rispettive posizioni.

I medici viareggini Luca Luporini e Raffaele D’Alessandro che erano il pediatra e l’anestesista presenti sull’ambulanza al momento del trasferimento sono difesi dall’avvocato Tiziano Nicoletti che a sua volta ha incaricato della consulenza per l’autopsia il dottor Luigi Papi della medicina legale dell’ospedale di Pisa.
"Abbiamo completa fiducia - ha detto lo stesso avvocato Tiziano Nicoletti - nelle operazioni peritali che possono e debbano fare chiarezza sulla vicenda. Sono convinto che l’operato di tutti i medici coinvolti nella vicenda, non soltanto i miei assistiti, sia stato ineccepibile e tecnicamente perfetto. Resta inteso che va tutta la nostra vicinanza, affetto e solidarietà alla famiglia della bambina così duramente colpita".

La Procura di Massa ha dato tempo due mesi al proprio consulente per redigere la relazione conclusiva sugli esiti dell’autopsia, ma intanto, proprio dagli ambienti della difesa filtra un cauto ottimismo. "La prima impressione - ha confermato l’avvocato Nicoletti - è che il quadro sanitario della bambina fosse già tragicamente compromesso".

E’ la tesi che invece la famiglia Teli e l’avvocato Fabrizio Miracolo vogliono smontare e continuano a sostenere che la bambina poteva essere salvata se non ci fosse stato l’incidente tecnico all’ambulnza di trasferimento e se non si fossero perso minuti preziosi in attesa dell’ambulanza di riserva. Tutte ipotesi, tutte congetture, sulle quali sta lavorando la Procura di Massa che ha disposto accertamenti a 360 gradi per cercare di capire come siano andate esattamente le cose. A tutela della famiglia che vuole risposte per quello che è accaduto, e a tutela dei medici coinvolti sicuri più che mai di aver fatto tutto quanto era possibile fare per salvare la vita della piccola Ester.
 

Paolo Di Grazia