Massa, 25 settembre 2013 - Bianco come il marmo: così si è presentato il Frigido domenica 15 settembre, alla prima vera pioggia autunnale. Il video girato all’altezza di Poggio Piastrone ha fatto il giro del web in pochi minuti. Uno scenario inquietante: ancora una volta l’acqua del fiume principale di Massa era completamente imbiancata dalla marmettola, dagli scarti di lavorazione del marmo prodotti a monte del corso e finiti irrimediabilmente, e contro ogni prevenzione e tutela del corso d’acqua, dentro al fiume.

Non è la prima volta e in passato il Comune di Massa ha anche speso 5 miliardi delle vecchie lire per ripulire l’alveo del fiume nella seconda metà degli anni ’90 del secolo scorso. La testimonianza del “bianco Frigido” è impressa nel video girato dal consigliere di Rifondazione Comunista, Nicola Cavazzuti, che in poche ore ha fatto il giro del social network su cui è stato pubblicato.

Per far chiarezza su quanto accaduto Cavazzuti ha anche scritto una lettera ad Arpat, segnalando la situazione: «Dalle ore 16 in poi il fiume Frigido presentava un colore bianco dall’altezza della località Poggio Piastrone fino al Paese di Canevara, dove l’apporto di materiale terroso proveniente dal torrente Cartaro trasformava il colore in marrone chiaro. Il carico di colore bianco proveniva dal canale sopra il Poggio Piastrone e precisamente direttamente dalla parte più alta del paese di Casette».

Proprio sopra il paese di Casette si trova uno dei principali agri marmiferi della zona e in questa zona «lungo il canale l’acqua era completamente di colore bianco — scrive Cavazzuti —: lo scarico di materiale bianco occupava anche la parte alta della strada di congiunzione con l’area di escavazione. Non essendo questa la prima volta che noto tale tipo di fenomeno — conclude il consigliere di Rifondazione —, chiedo a voi se è normale che materiale di scarto di lavorazione ricada nel fiume Frigido e se non esistono prescrizioni tali da impedire l’inquinamento delle acque».

Francesco Scolaro