Massa Carrara, 24 gennaio 2013 - La decisione sui rinvii a giudizio arriverà sabato. Ma ieri processo sulla frana di Mirteto ha vissuto il primo colpo di scena: ieri nel corso dell’udienza dal gup, il pubblico ministero Rossella Soffio ha chiesto l’assoluzione per i responsabili della ditta in subappalto impegnata nei lavori che, stando alle indagini, provocarono poi il crollo della collina di Montalbano e la morte di Aldo Manfredi. Potrebbero quindi uscire dall’inchiesta Iacopo Baroni, 31 anni di Camaiore, Iacopo De Nobili, 38 anni e Franco Ferrari, 50 anni di Spezia. Confermata invece per il resto la linea d’accusa: chiesti, come si sapeva, i rinviii a giudizio per tutti gli altri imputati per omicidio colposo: l’ingegnere Andrea Bontempi, il geometra Carlo Mariani e il dirigente Fabio Mercadante (dipendenti del Comune di Massa), il geologo Riccardo Barbieri, e Giuseppe Rebecchi e Alessandro Migliorelli della ditta edile Fratelli Rebecchi. Abuso d’ufficio invece l’accusa mossa all’assessore all’ambiente Andrea Ofretti, presente ieri in tribunale per quella che nelle intenzioni doveva essere la giornata delle decisioni del gup. Ma sulla richiesta di rinvio a giudizio il giudice per le udienze preliminari Ermanno De Mattia si pronuncerà sabato; ieri infatti la discussione è andata avanti "fuori tempo massimo" e non è stato possibile ascoltare tutti i legali. Dopo il pubblico ministero, è stata la volta dei legali degli indagati. La discussione riprenderà sabato mattina, quando il gup deciderà se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio o prosciogliere gli imputati. L’inchiesta è condotta dai sostituti procuratori Federico Manotti (nel frattempo trasferito a Genova) e Rossella Soffio che si avvalgono degli investigatori della squadra mobile apuana e di consulenti tecnici che hanno eseguito una serie di sopralluoghi e rilievi sul luogo del disastro per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Secondo i magistrati e gli investigatori della mobile, la frana che ha sepolto Aldo Manfredi potrebbe essere legata a lavori di contenimento della collina fatti eseguire dai tecnici della protezione civile. A questi lavori hanno partecipato gli imprenditori camaioresi e spezzini attraverso il subappalto, per il quale il pm ha chiesto l’assoluzione.