di VALENTINA CONTE
Massa, 18 ototbre 2012 - La chiameremo Anna, ma è un nome di fantasia. Anna ha 25 anni, è una rumena alta un metro e 80 e fa la prostituta. Non per scelta. Del resto, mentre un’indagine specifica operata della commissione Affari sociali della Camera ci dice che le prostitute sarebbero in Italia almeno 50mila, la cronaca testimonia che prostitute per scelta ce ne sono molte, ma numerose sono anche quelle vittime di ricatti e di criminalità, spesso internazionale e organizzata.

Non tutte hanno la fortuna di imbattersi in carabinieri, come quelli dell’Aliquota operativa della Compagnia di Massa, che oltre ad arrestare lo sfruttatore di Anna, si sono preoccupati della sicurezza della donna ogni giorno, fino all’arresto del malvivente. La vita di Anna cambia nel 2009 quando decide di trasferirsi a Perugia per guadagnare soldi da mandare a casa alla sua bimba di pochi mesi: un lavoro come badante ad un’anziana signora trovato da un connazionale che si era messo in contatto con lei appena è arrivata alla stazione e l’Italia inizia a sembrare ad Anna quel paese dove i sogni diventano realtà e di cui aveva sentito parlare dagli adulti alle cene di famiglia.

Ben presto Anna si trova a dover fare i conti con una realtà ben differente: quell’uomo che la aveva aiutata a trovare lavoro diventa colui che la costringe ad arrotondare la misera paga di badante con dei servizi ‘extra’ fuori dalle discoteche del perugino. Di lì a poco, Anna si ritrova sulla superstrada ogni sera e le continue minacce di morte rivolte alla figlia ad ogni tentativo di ribellione, costringevano Anna a rimanere.

I due rumeni arrivano in Toscana nell’estate del 2010: prima a Marina di Pisa, poi a Marina di Massa, dove Anna trova sul lungomare di Levante il luogo per adescare i clienti. Tutto comincia a cambiare una sera, dopo l’ennesimo controllo dei carabinieri e al termine di una serata di lavoro difficile. Quella notte, infatti, Anna aveva subito insulti e umiliazioni da parte del suo aguzzino che pensava che lei non lavorasse (e guadagnasse) abbastanza e l’arrivo dei militari le era sembrato una liberazione: a loro Anna ha raccontato la sua storia fatta di terrore nei confronti di quell’uomo che la teneva prigioniera.

E così, per i carabinieri della compagnia massese sono cominciati gli appostamenti, mentre telefonicamente tranquillizzavano Anna a tutte le ore del giorno e della notte. Martedì notte, la svolta: i carabinieri hanno fatto scattare le manette ai polsi del 40enne rumeno. L’arresto per sfruttamento della prostituzione è avvenuto in flagranza di reato, proprio mentre l’uomo intascava il denaro che Anna gli aveva appena dato. Il rumeno è stato accompagnato nel carcere di Massa, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, prevista per stamattina.