di FRANCESCO SCOLARO

Cinquale, 18 luglio 2012 -  DUE GIORNI di sole e mare, in famiglia, per staccare la spina, liberare la mente da tutti i pensieri e ricaricare le batterie, in modo da arrivare in perfetta forma, fisica e mentale, all’appuntamento delle Olimpiadi di Londra del 2012, dove la squadra azzurra di pallavolo è attesa come una delle favorite. Così abbiamo incontrato Francesca Piccinini, la pallavolista azzurra massese, in spiaggia con tutta la famiglia al Beach Club di Cinquale, assieme alla mamma Almarella, la sorella Chiara e la nipote Zoe, mentre il padre Roberto era in montagna.

 

L’atleta apuana vanta un palmares incredibile e ha conquistato praticamente i maggiori titoli mondiali con la maglia della nazionale: campionessa del mondo (Germania 2002) e d’Europa (Polonia 2009), Coppa del mondo e Grand Champions Cup. Adesso manca solo l’olpimpiade, una sfida che Francesca non vuole davvero perdere.
 

Come vivi la preparazione per questa nuova avventura azzurra?
«E’ un appuntamento davvero importante, la mia quarta olimpiade. Ho avuto questi due giorni per staccare la spina, stare con la mia famiglia, a casa mia, prima di concentrare di nuovo tutte le mie energie in questa olimpiade, l’unica medaglia che mi manca. La squadra c’è, è molto esperta, sono quattro anni che lavoriamo per questo obiettivo e possiamo farcela».
 

Cosa ti aspetti dai tifosi, che hai già salutato sul tuo sito?
«Credo che si seguiranno sempre come hanno fatto finora e ci faranno sentire il loro calore in ogni gara».
 

Al tuo ritorno inizierà anche una nuova avventura sportiva in Italia con la maglia del Chieri di Torino.
«Dopo 13 anni ho dovuto lasciare Bergamo per problemi economici della scoietà. E’ dispiaciuto a entrambi, ma è stata una scelata obbligata. Mi sono arrivate anche molte offerte dall’estero, ma alla fine ho scelto Chieri perché avevano un progetto importante. Non hanno ancora vinto nulla ma hanno tanta voglia di fare e spero che la mia esperienza possa essere utile».
 

Una vacanza “mordi e fuggi” prima di partire per Londra?
«Sì, due giorni in cui cerco davvero di scaricare le tensioni, magari leggendo qualcosa all’ombra (quando arriviamo Francesca si sta rilassando con il probabile best-seller dell’estate, “Cinquanta sfumature di grigio”). Arrivo dal ritiro con la nazionale, allenamenti e tornei ad Alassio contro Russia e Turchia e giovedì mattina nuovamente in partenza per Roma dove si riunisce la nazionale. Dopo 3 o 4 giorni andiamo a Londra. Una vera vacanza solo dopo le Olimpiadi».
 

Un pensiero per lo sport nella città di Massa?
«Mi dispiace molto che sia in queste condizioni, senza un palazzetto per la città dove fare sport o concerti per tutti. E qui in fondo sono nati tanti campioni in molti sport. Io giro tutta Italia e vedo anche piccoli comuni che hanno il loro palazzetto. E in fondo piacerebbe anche a me un giorno giocare nuovamente nel palazzetto della mia città, come fanno le mie colleghe».
 

Vedi un tuo intervento per lo sport della città nel tuo futuro?
«Difficile dirlo ora. Ma se ci sarà un progetto serio, per fare qualcosa di davvero importante, certamente metterò a disposizione la mia esperienza per la città».