Massa Carrara, 5 luglio 2012 - «PENSAVAMO non ci fosse nessuno». Si sono giustificati così, senza alcun imbarazzo, i due minorenni sorpresi in pieno giorno a fare sesso sulle scale di un condominio in centro città. Dopo Firenze, Massa. Con due differenze — ridiamoci su — che i giovani sorpresi a fare sesso in piazza Santa Croce a Firenze erano ubriachi e, seppure in preda all’alcol, hanno saputo scegliere una delle piazze più belle del mondo per lasciarsi andare agli amorosi sensi, con il privilegio di essere osservati nella loro pérformance oltre che dai passanti anche dallo sguardo severo di Dante. Al contrario, i due minorenni massesi sorpresi (letteralmente) a «braghe calate» mentre si lasciavano trasportare dall’istinto più che dalla passione — in certe occasioni non c’è tempo e modo per spogliarsi — non avevano bevuto. Erano lì, sulle scale di un anonimo palazzo, per scelta. Alla faccia di romanticismo, privacy e poesia.

EPPURE da sobri avrebbero potuto scegliere un luogo più adatto a fare da palcoscenico alle loro effusioni che il pianerottolo dello stabile di via Bastione in cui ci sono negozi e studi medici e che sta diventando luogo di ritrovo di alcuni giovani che — stando al racconto di testimoni — hanno eletto l’atrio e le scale del condominio a loro luogo di ritrovo: «Ci trattano con arroganza — raccontano alcuni lavoratori —. Fumano e lasciano i mozziconi di sigaretta per terra. Sputano. Irridono chi entra. Urlano e schiamazzano. E’ una situazione intollerabile: qui ci sono negozi e studi di alta professionalità».
 

L’EPISODIO di martedì pomeriggio ha fatto partire la telefonata ai carabinieri (ma quando sono arrivati l’amplesso era già stato interrotto) e, ora, l’amministratore dello stabile sta preparando un esposto. E’ tempo di far partire le denunce. Perché quello stabile è di proprietà privata anche se, assicura una donna che vi lavora: «Ci hanno detto che non possiamo cacciare gli ospiti indesiderati».
 

«IL FATTO È — sussurra qualcuno — che il sesso sulle scale è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: i protagonisti erano minorenni, ma si tratta pur sempre di atti osceni in luogo pubblico. Non si può vivere nella paura di ritorsioni. E’ tempo di ristabilire la legalità e, in questo, ci devono aiutare sia le forze dell’ordine, sia l’amministrazione comunale. Da quando ha chiuso il cinema, lo stabile di via Bastione, aperto proprio per consentire ai clienti l’ingresso in galleria, sembra essere terra di nessuno. «La sera della notte bianca — concludono i testimoni — è stata spaccata con un estintore una vetrina e ogni sera c’è chi, qui, viene a dormire, lasciando ogni genere di tracce del suo passaggio. ora basta».

Valentina Conte