Pontremoli, 12 giugno 2012 - Il caso dell'istituto comprensivo Giulio Tifoni di Pontremoli (Massa) dove sono
stati bocciati cinque alunni in prima elementare ''per non avere raggiunto gli obiettivi minimi del programma ministeriale'', arriva in Parlamento.

Il ministero della Pubblica istruzione ''sta facendo delle verifiche e naturalmente operera' nel migliore dei modi''. Lo ha dichiarato il ministro Francesco Profumo, a margine della Giornata nazionale dell'innovazione, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano un commento sulla bocciatura di 5 bambini di prima elementare nella scuola di Pontremoli. Alla domanda se non si sia trattato di un fatto un po' strano il ministro ha risposto: ''certo, ma stiamo facendo le verifiche''

Intanto il caso è approdato anche in Consiglio regionale della Toscana: Daniela Lastri, consigliere regionale e responsabile scuola del Pd toscano - dopo avere definito la scelta ''vergognosa e pericolosa per il percorso di vita di bambini cosi' piccoli'' - ha presentato insieme ad altri consiglieri del Pd (Danti, Pugnalini, Matergi, Parrini e Pellegrinotti) un'interrogazione orale per chiedere maggiori spiegazioni sulle motivazioni che hanno determinato il mancato superamento dell'anno scolastico per cinque studenti, di cui uno disabile e due stranieri.

Nel documento Lastri interroga il presidente della Giunta regionale sull'opportunita' di ''acquisire tutte le informazioni necessarie, sia direttamente dalla scuola sia tramite l'ufficio scolastico regionale, per
comprendere i motivi della decisione; interpellare il ministero dell'Istruzione per chiedere una rapida ispezione presso l'istituto comprensivo di Pontremoli e inoltre di contribuire attraverso un controllo affinche' non
si istituiscano le cosiddette 'classi pollaio' per il prossimo anno scolastico e quali azioni intende promuovere a questo fine'', dato che i cinque ragazzi coinvolti nella vicenda erano iscritti a classi che superavano il
limite previsto dalla legge.

E proprio sul fenomeno delle ''classi pollaio'' all'istituto di Pontremoli era gia' intervenuto il Tar di Firenze che il
30 maggio 2012 aveva imposto lo sdoppiamento di alcune sezioni.

Sempre per contrastare questo tipo di problemi nel territorio toscano il Consiglio regionale aveva approvato nel 2011 una mozione ''In merito alle problematiche connesse all'eccessivo numero di studenti per
ciascuna classe'', dove veniva espressa la contrarieta' all'aumento del numero massimo di alunni per classe e la necessita' di porre maggiore attenzione alle diverse situazioni degli alunni disabili. Lo stesso atto
chiedeva sempre alla Regione (in sede di Conferenza Stato - Regioni) un intervento per arrivare a ripristinare i limiti imposti dalla legge relativi ai numeri per la formazione delle classi.