Massa Carrara, 23 maggio 2012  - La tecnica utilizzata per drenare le ben fornite casse della Asl1 di Massa Carrara era in fondo semplice: falsi mandati di pagamento a favore di persone compiacenti o aziende e attività di cui si era clienti per l'acquisto di beni personali, come auto, attrezzature e molto altro. Questo lo schema individuato dalle indagini della Guardia di Finanza sotto la direzione della Procura della Repubblica di Massa e di cui è imputato l'ex direttore amministrativo dell'azienda sanitaria, Ermanno Giannetti.

Creare fittizi mandati di pagamento, con i quali era possibile ottenere, da parte del “tesoriere”, l’emissione di assegni circolari, in favore di persone compiacenti o per l'acquisto di beni da aziende di cui Giannetti era cliente. Gli assegni circolari rinvenuti dalla Guardia di Finanza sono oltre 300. Altri episodi di peculato e falso in atto pubblico, in tempi più recenti (anni 2008-2010), hanno riguardato falsi mandati, a carico della gestione ordinaria dell’Azienda, prodotti per pagare fatture per operazioni (interamente o parzialmente) inesistenti, emesse da società della Lunigiana, per l’importo complessivo di oltre 220mila euro, con restituzione di denaro contante, a beneficio del solito Giannetti.

Nel corso dell’indagine, tra l’altro, le Fiamme Gialle apuane hanno già dato esecuzione a provvedimenti cautelari sui beni di Giannetti, al quale sono stati sequestrati oggetti di valore (gioielli ed orologi di pregio), 2 autovetture, armi da fuoco, 3 fabbricati, attrezzature e macchine agricole nonché disponibilità finanziarie.