Carrara, 13 marzo 2012 - Avevano appena terminato una dura giornata di lavoro sui tornanti delle cave apuane e hanno deciso di chiudere le fatiche con una parentesi del tutto piccante. Due operatori del lapideo, un addetto al martello pneumatico e un autotrasportatore del settore, hanno deciso di chiudere la giornata con qualche quarto d’ora d’amore omosessuale. E’ bastata una telefonata, poi l’appuntamento fra le bianche bancate e via con l’eros più sfrenato, per altro nemmeno ostacolato dalla temperatura che in questi giorni è salita notevolmente anche al monte.

Al rendez vous pare sia arrivata anche una giovane donna, amica di uno dei due protagonisti della scena boccaccesca, e da quel momento gli ormoni sono balzati alle stelle con giochi poco ortodossi da essere narrati nei dettagli, ma che lasciano spazio alla più sfrenata immaginazione. Tuttavia qualcosa a un certo punto non ha funzionato al meglio e il gioco erotico è rimasto bloccato da un inconveniente che richiede sempre il soccorso medico. Facilitati dai telefonini che prendono la linea anche nelle aree a monte della città, i tre sono stati costretti a chiedere l’intervento di un amico fidato (ma poi nemmeno troppo visto che la notizia ha fatto presto il giro della città) che a sua volta ha chiamato un medico per l’iniezione miorilassante che ha risolto in pochi minuti l’imbarazzante situazione, consentendo al fantasioso trio di fare ritorno a valle.
 

La notizia, di quelle che difficilmente si possono tenere con riserbo, ha fatto immediatamente il giro dei bar, delle palestre e dei locali cittadini con un tam tam che ogni volta arricchiva la scena di nuovi particolari. In città non si parla d’altro e il centralino della nostra redazione è stato preso d’assalto da curiosi che volevano accertarsi delle verità del fatto. C’è chi addirittura ha parlato di elicottero e ricoveri in ospedale che tuttavia sono stati smentiti dai sanitari dei soccorsi. Inizialmente si parlava di due cavatori, ma notizie più accreditate confermano che si tratta di un autotrasportatore dei sassi e di un addetto alla rottura del materiale lapideo. Ieri in serata hanno cominciato a circolare anche i soprannomi dei due sventurati protagonisti che per motivi di privacy preferiamo non divulgare.